La soddisfazione dell'American Association of Port Authorities (AAPA) per l'entrata in vigore delle
nuove normative per difendere i porti americani da possibili azioni terroristiche è stemperata dalla consapevolezza della carenza dei fondi necessari per garantire la sicurezza degli scali.
«Chiaramente - ha detto il presidente di AAPA, Kurt Nagle - molto è stato già fatto per aumentare la sicurezza dei porti, ma è necessario fare di più per attenersi alle nuove normative della Guardia Costiera e assicurare una reale e stretta sorveglianza dei porti lungo la linea di costa di 95.000 miglia della nazione». «In molti casi - ha osservato Nagle - queste spese vanno al di là delle risorse dei porti. Ma, cosa più importante, rispondere a questo bisogno di sicurezza è qualcosa che la nostra nazione non può permettersi di non fare».
L'associazione delle autorità portuali americane ha ricordato che la Guardia Costiera USA ritiene che i porti debbano investire 1,125 miliardi di dollari nel solo primo anno per implementare le necessarie misure di sicurezza, su un totale di 5,399 miliardi di dollari necessari per interventi sulla sicurezza nell'arco di dieci anni. Attualmente solo 100 milioni di dollari sono destinati alla sicurezza dei porti per il 2004 dall'Homeland Security Appropriations Bill approvato recentemente dalla Camera. Per consentire ai porti di attuare i piani di sicurezza dal 1' luglio del prossimo anno - ha sottolineato l'AAPA - è necessario ottenere i 610 milioni di dollari di fondi previsti dal Senato per la security nei porti.
Dal mese di giugno del 2002 i porti americani, per l'attuazione di misure di sicurezza, hanno ottenuto fondi per 337,3 milioni di dollari dal Department of Homeland Security (DHS), per 75 milioni di dollari dall'Office of Domestic Preparedness. Quest'estate il DHS distribuirà ulteriori fondi per 105 milioni di dollari.