Un nuovo accordo per l'avvio delle cosiddette "autostrade del mare" è stato stipulato nel corso del vertice dei ministri dei Trasporti dell'Unione Europea che si è svolto venerdì e sabato scorsi a Napoli. Lo hanno sottoscritto Italia, Francia, Spagna, Grecia e Portogallo. L'ennesima intesa sullo sviluppo dei collegamenti marittimi di cabotaggio ha l'obiettivo di trasferire al mare parte del traffico delle congestionate arterie stradali, in particolare da quelle che attraversano le Alpi e i Pirenei.
Nel corso del meeting il vicepresidente della Commissione Europea, Loyola de Palacio, ha lanciato un allarme sul ritardo di attuazione delle nuove infrastrutture europee. Dei 14 progetti prioritari pianificati nove anni fa, che dovranno essere realizzati entro il 2010 - ha ricordato - ne sono stati portati a termine solo tre. La de Palacio ha sottolineato inoltre l'esiguità dei fondi pubblici a disposizione per la realizzazione delle infrastrutture: a fronte di una necessità di circa quattro miliardi di euro all'anno, previsti dalla Commissione Europea per il periodo 2007-2013, sono disponibili fondi per soli 600 milioni di euro. L'esecutivo europeo ritiene quindi indispensabile il ricorso ai finanziamenti privati, convincimento che è stato fatto proprio dai ministri dei Trasporti nella bozza della Carta di Napoli, stilata a conclusione del vertice napoletano.
Nel corso del vertice il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti italiano, Pietro Lunardi, ha avanzato l'ipotesi della creazione di un'agenzia europea per la promozione e lo sviluppo dei progetti, che si occupi anche del reperimento delle risorse finanziare.