Oggi è una giornata cruciale per lo sciopero dei 30.000 autotrasportatori che sta mettendo in ginocchio il sistema economico della Corea del Sud e che ha paralizzato l'attività nei principali porti nazionali dimezzando il traffico containerizzato. Il governo di Seul ha deciso la sospensione del pagamento delle sovvenzioni che coprono parte del costo del combustibile, introdotte nello scorso maggio, per quegli autotrasportatori che questa mattina, la sesta dall'inizio dello sciopero, non riprenderanno il lavoro. Inoltre alcune primarie aziende nazionali, tra cui la compagnia di navigazione Hanjin Shipping, hanno annunciato la rottura dei contratti con gli autotrasportatori che stamani non si presenteranno al lavoro.
Intanto l'agenzia di stampa sudcoreana Yonhap ha reso noto oggi che la polizia avrebbe intenzione di arrestare 16 dei 17 leader sindacali che guidano la protesta degli autotrasportatori, con l'accusa di aver messo in crisi il sistema nazionale dei trasporti e di aver interrotto le esportazioni. L'annuncio ha scatenato le proteste della Korea Cargo Transportation Workers' Union (CTWU), che ha minacciato un rincrudimento dello sciopero se verranno effettuati tali fermi.
Inoltre il governo sudcoreano ha manifestato l'intenzione di introdurre una nuova legge che prevederà la sospensione o il ritiro della licenza per quegli autotrasportatori che effettueranno scioperi illegali.
Lo sciopero è stato avviato giovedì scorso per il mancato riconoscimento dell'aumento del 30% relativo ai trasporti di rinfuse, cemento e trailer chiesto dagli autotrasportatori. Secondo il ministero del Commercio, dell'Industria e dell'Energia di Seul, le prime quattro giornate di interruzione del lavoro hanno causato perdite agli esportatori per complessivi 338 milioni di dollari.