I porti statunitensi chiedono al governo nuovi fondi per incrementare le misure di sicurezza. «I porti americani - ha detto ieri il presidente dell'American Association of Port Authorities (AAPA), Kurt Nagle - sono un elemento chiave per la difesa della nazione e per la vitalità dell'economia. Per assicurare l'implementazione delle misure di sicurezza è vitale che il governo federale continui e completi il suo sostegno finanziario ai porti, come è stato fatto con gli aeroporti. La continuità dei finanziamenti per la sicurezza marittima è vitale per costruire una efficace difesa nazionale». «AAPA - ha aggiunto Nagle - sollecita l'amministrazione e il Congresso ad assegnare fondi per 400 milioni di dollari nell'anno fiscale 2005».
La richiesta giunge dopo il varo di mercoledì scorso delle nuove normative sulla sicurezza marittima da parte dell'US Coast Guard. Queste norme - ha spiegato AAPA - chiedono ai porti di valutare la loro vulnerabilità, di sviluppare piani di sicurezza e di implementare le nuove misure di sicurezza. «Queste nuove normative - ha ricordato l'associazione delle autorità portuali americane - rappresentano la prima fase di implementazione del Maritime Transportation Security Act (MTSA), che è diventato legge nel 2002 e che prevede di contrastare il terrorismo ai nostri confini marittimi. La prossima fase consisterà nell'incrementare la cooperazione, il coordinamento e i finanziamenti per raggiungere l'obiettivo fissato dalla legge. Secondo l'US Coast Guard - ha precisato AAPA - l'implementazione di queste normative costerà 1,125 miliardi di dollari nel primo anno e 5,45 miliardi di dollari nell'arco di dieci anni».
AAPA ha ricordato che il Congresso ha stanziato 513,2 milioni di dollari dall'11 settembre 2001 per introdurre misure di sicurezza nei porti. Ma c'è bisogno di altri fondi, ha sostenuto l'associazione, che ha chiesto appunto ulteriori 400 milioni di dollari.