La Commissione Europea ha bocciato oggi l'aiuto accordato dalla regione belga della Vallonia e dall'aeroporto Charleroi (Bruxelles Sud) alla compagnia aerea low-cost Ryanair, perché - ha spiegato l'esecutivo europeo - «incompatibile con il corretto funzionamento del mercato interno». L'aiuto dovrà essere restituito; secondo alcune stime la cifra si aggira intorno ai tre milioni di sterline.
«Questa decisione giuridica - ha detto il vicepresidente della Commissione UE e responsabile dei settori Trasporti ed Energia, Loyola de Palacio - è ben bilanciata: introduce grande trasparenza nelle relazioni contrattuali tra le compagnie aeree e gli aeroporti, specialmente gli aeroporti regionali. Contribuisce inoltre allo sviluppo delle attività "low-cost", che rispondono ad una chiara domanda dei consumatori, assicurando nel contempo eque condizioni di concorrenza per tutte le compagnie aeree».
Di tutt'altro avviso Ryanair, secondo cui «questa decisione conferma che la Commissione Europea vuole accrescere i costi e i prezzi dei biglietti aerei per i consumatori». Secondo Ryanair «la decisione è un attacco nei confronti di tutte le compagnie aeree low fare e di tutti gli aeroporti di proprietà pubblica e riguarderà in ugual modo, ad esempio, Easyjet a Berlino Schonefeld, Tolosa e Marsiglia, Lufthansa a Leipzig e Monaco, Flybe a Perpignan, Bergerac e La Rochelle». «Il risultato di questa decisione - ha aggiunto la compagnia aerea irlandese - è che la Commissione Europea impedirà agli aeroporti pubblici di competere con gli aeroporti privati».
«È deplorevole - ha concluso Ryanair - che la Commissione ponga gli interessi degli aeroporti a maggiore costo e delle compagnie aeree più care sopra quelli dei comuni consumatori che vogliono tariffe basse».
«Contro questa decisione - ha annunciato l'amministratore delegato di Ryanair, Michael O'Leary - ci sarà un ricorso alla Corte di Giustizia europea. Riteniamo che il ricorso sarà sostenuto da moltre altre compagnie aeree low fare, da aeroporti regionali e da associazioni di consumatori. La Commissione Europea non dovrebbe interverire nelle attività di libero mercato. Cinque anni fa l'aeroporto Charleroi era vuoto. Se questa decisione fosse stata applicata in quel periodo, l'aeroporto sarebbe vuoto ancora oggi. Gli aeroporti regionali e secondari sottoutilizzati devono effettuare sconti per attrarre clienti low fare. Con queste tariffe scontate sia l'aeroporto Charleroi di Bruxelles che Ryanair generano profitti ed ora 2,5 milioni di consumatori all'anno volano da e per l'aeroporto Charleroi di Bruxelles con le tariffe più basse in Europa grazie a queste rotte scontate. Gli unici beneficiari di questa decisione sono coloro che hanno presentato il primo ricorso, l'aeroporto di Brussels Zaventem e le compagnie aeree high fare che vi fanno scalo».