Il presidente dell'Autorità Portuale di Napoli, Francesco Nerli, e il comandante del porto di Napoli, ammiraglio Pierluigi Cacioppo,
hanno ricevuto questa mattina una delegazione della commissione del Congresso statunitense con responsabilità di bilancio per il Dipartimento della Sicurezza interna, guidata dal parlamentare Harold Rogers, in visita a Napoli per conoscere il piano sulla security messo a punto dall'ente portuale partenopeo.
Erano presenti il console statunitense a Napoli, Suneta Halliburton, alcuni funzionari del Congresso, il responsabile della Dogane per gli USA Robert Stariti assegnato all'ambasciata americana a Roma con il compito di cooperare con le dogane italiane e di altri 29 nazioni per ottimizzare le misure doganali anche sotto il profilo della sicurezza. Inoltre hanno partecipato all'incontro i rappresentanti della Polizia di frontiera, Vito Ciriello, della Finanza, Antonio D'Acunzi, e della Dogana, Rosario Scapellato.
«Il nostro piano- ha spiegato Nerli- si sviluppa su due livelli: un livello generale che riguarda la messa a punto del piano sull'intera area portuale e un livello di dettaglio che stiamo definendo insieme ai terminalisti e il cui allestimento avverrà in tempi brevi».
Il piano, elaborato da una società di consulenza dell'Autorità Portuale, prevede la divisione del porto in quattro aree: crociere, cabotaggio, merci e container. Per ciascuna delle aree individuate è stata effettuata una valutazione dei rischi a seguito della quale sono stati evidenziati i punti di criticità del porto sotto il profilo della security. Lo studio - ha spiegato l'ente portuale - ha consentito di ipotizzare la creazione di un sistema di sicurezza fondato su strumenti tecnologici di ausilio alle forza di polizia e ai soggetti deputati a svolgere funzioni operative nell'ambito della security. Gli strumenti individuati sono: telecamere, strutture perimetrali dotate di sistemi di allarme, varchi "intelligenti" per il controllo dei veicoli e delle persone in transito, metaldetector, dispositivi portatili d'indagine. Tulle le informazioni rilevate dai vari strumenti, disposti in rete sull'intera area portuale, confluiranno alle centrali operative delle forze di polizia presenti in porto e alla centrale operativa che verrà costituita presso l'Autorità Portuale da attivare solo in caso di crisi.
Il piano di security generale e quelli predisposti dai singoli terminal sulla base delle indicazioni ricevute dall'Autorità Portuale saranno sottoposti ad un procedimento di approvazione da parte della Capitaneria di Porto.
L'ammiraglio Pierluigi Cacioppo, ricordando la norma internazionale che prevede l'innalzamento dei livelli di security sulle navi e nei porti, ha sottolineato l'impegno della Capitaneria per concludere entro il 30 giungo 2004 il procedimento di approvazione dei piani.
Prima di lasciare il porto, la delegazione americana è stata accompagnata in una visita dei principali terminal da alcuni funzionari dell'Autorità Portuale.