Ventiquattro nazioni asiatiche hanno deciso di riaprire la "Via della Seta". Si tratta di una versione moderna e aggiornata dell'antica via dei commerci che legava oriente e occidente.
Lunedì scorso ventitré nazioni asiatiche hanno siglato l'Asian Highway Agreement che prevede la realizzazione di un collegamento di 140mila chilometri tra Asia ed Europa grazie ad una serie di reti autostradali e di collegamenti cabotieri. L'accordo è stato siglato nel corso del sessantesimo meeting dell'United Nations Economic and Social Commission for Asia and the Pacific (UNESCAP) che si conclude oggi a Shanghai. Le nazioni firmatarie includono India, Pakistan, Cina, Iran, Indonesia, Giappone, Mongolia, Kazakhstan, Corea del Sud, Turchia e Vietnam.
La highway collegherà le capitali, i principali porti, i centri commerciali e turistici dell'Asia con l'Europa.
La riattivazione della Via della Seta era stata proposta nel 1959, ma il progetto è stato via via rinviato fino alla decisiva firma di lunedì. Nel 1992 l'UNESCAP aveva avviato le trattative per definire il tracciato dell'Asian Highway. Nello scorso novembre 32 nazioni avevano approvato il testo dell'accordo che prevede l'ammodernamento di alcune tratte del collegamento e la realizzazione di altre. Nel corso del meeting di lunedì scorso l'accordo è stato sottoscritto da ventitré nazioni, alle quali si è aggiunta ieri l'India.
L'entrata in esercizio del nuovo collegamento intercontinentale è prevista per il 2010.