Il nuovo rapporto "Container Transport Security across Modes" del Maritime Transport Committee dell'OECD e dell'European Conference of Ministers of Transport (ECMT) sollecita i governi e le autorità del settore trasportistico ad attuare misure per rafforzare la sicurezza del trasporto containerizzato e ridurre i rischi di possibili atti terroristici.
Il rapporto - reso noto oggi - ricorda che ogni anno vengono trasportati oltre 250 milioni di container. La vulnerabilità del trasporto containerizzato - osserva il rapporto - è stata posta sotto esame a partire dagli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001, ma - se la sicurezza delle navi e dei porti è stata rafforzata - poco è stato fatto per aumentare la security a terra.
Il rapporto esamina due scenari nei quali il trasporto containerizzato può essere vulnerabile agli attacchi terroristici: nel primo i terroristi si impossessano dei container e del loro contenuto; nel secondo utilizzano invece i container quali "cavalli di Troia" per immettervi ordigni biologici, chimici o nucleari.
Il rapporto evidenzia alcuni settori in cui è necessario intervenire per accrescere notevolmente la sicurezza del trasporto containerizzato. I caricatori - sottolinea il documento - sono l'anello più importante della catena della sicurezza del trasporto containerizzato e costoro dovrebbero istituire e seguire dettagliati protocolli per il riempimento e la sigillatura dei container e poter rintracciare tutti i loro container.
Inoltre i container dovrebbero essere sigillati almeno con un sistema meccanico ad elevata sicurezza, mentre il rapporto sconsiglia l'utilizzo obbligatorio di sigilli elettronici in quanto attualmente la tecnologia non è ancora standardizzata e diffusa a livello internazionale.
Il documento sottolinea inoltre come i container siano più a rischio quando vengono trasportati via terra e in particolare quando sono stoccati in depositi ferroviari, autoparchi e in altre strutture di raccolta. È quindi necessario aumentare la sicurezza in queste aree, introducendo controlli sull'identità dei trasportatori e riducendo il tempo trascorso dai container nei centri di stoccaggio.
Infine - conclude il rapporto - le autorità dovrebbero adoperarsi per implementare rapidamente le attuali normative internazionali sulla sicurezza.