Quest'anno i cantieri navali mondiali spenderanno complessivamente 5,3 miliardi di dollari per acquistare sistemi di propulsione marina, la cui potenza ammonterà complessivamente a 18 GW. Nel periodo 2004-2008 la spesa si attesterà a 27,2 miliardi di dollari, contro i 22,4 miliardi di dollari spesi nel precedente quinquennio. La previsione è contenuta nella pubblicazione "The World Marine Propulsione Report 2004-2008" dell'inglese Douglas-Westwood.
«Lo shipping e l'industria navalmeccanica mondiale - ha osservato l'analista Barney Parsons - stanno vivendo un forte ripresa. La crescita dell'economia mondiale è sostenuta e si prevede che rimanga elevata nel medio termine sostenuta com'è dalla crescita molto forte dell'economia cinese e, in minor misura, delle altre economie in via di sviluppo».
«Prevediamo - ha detto Parsons - la venuta di altri anni record, con la produzione di navi che supererà i 40 milioni di tonnellate di stazza lorda nel 2005 e nel 2006, con una produzione di 26 milioni di tonnellate di stazza lorda compensata nel 2006». «È previsto che il valore complessivo della produzione navalmeccanica - ha precisato - salga a circa 45 miliardi di dollari in entrambi questi anni, con la consegna di 1.864 navi e l'installazione di oltre 2.850 motori principali».
«È improbabile - ha aggiunto - che questi elevati livelli della produzione possano proseguire a lungo e nel 2007-2008 prevediamo un ritorno ad livelli di attività più normali quando il nuovo tonnellaggio sarà assorbito dal mercato. Tuttavia il trend di crescita complessivo a lungo termine proseguirà per quanto è possibile prevedere». «Quella della costruzione navale - ha rilevato - è un'industria fortemente ciclica e continuerà ad esserlo. I periodi di elevata fiducia da parte degli armatori tendono a generare un eccesso di tonnellaggio che porta a riscaldare i mercati dello shipping fintantoché non viene assorbito e la seguente ripresa dell'economia globale innesca un nuovo ciclo di crescita. A parte questi cicli, lo scenario di lungo termine è di crescita. Questo è anche il caso della propulsione navale».
«Nel 1999, in termini di valore - ha detto Parsons - i cantieri navali cinesi hanno rappresentato il 7% delle installazioni di motori principali. Prevediamo che entro il 2008 questa percentuale cresca al 13%. Si prevede inoltre che la Corea consegnerà più navi nel periodo, ma - a causa dell'impatto della Cina - non accrescerà la sua quota. La produzione del Giappone risulterà relativamente stabile. Si prevede che le altre nazioni asiatiche incrementeranno le loro performance. L'Europa continuerà a ricoprire una grande fetta del mercato della propulsione navale grazie alla fornitura di una notevole quota di navi con propulsione multi-motore».