Domani lo sportivo "estremo" olandese Hans Weber tenterà la traversata a nuoto della laguna di Venezia, dalle Zattere a San Servolo, per portare il problema dei sedimenti contaminati all'attenzione dell'opinione pubblica. La traversata darà inizio alla conferenza internazionale SedNet (European Sediment Research Network), che si protrarrà per la durata di due giorni presso la Venice International University (San Servolo).
Domani il network europeo SedNet, che è finanziato dalla Commissione Europea ed ha sede a San Servolo, celebrerà il suo terzo compleanno presentando il rapporto finale "Sedimenti contaminati nei bacini fluviali europei". Nel corso della conferenza verrà presentato il resoconto di tre anni di lavoro e ricerche effettuati dal gruppo di ricercatori e studiosi che aspirano a combattere e risolvere il problema dell'inquinamento marino e fluviale attraverso un approccio integrato a livello europeo.
«Un fiume - ha ricordato il presidente del gruppo del Comitato di Indirizzo di SedNet, Tiedo Vellinga - non contiene solo acqua ma anche sedimenti che possono essere trasportati dal flusso. I sedimenti sono fonte di vita. La qualità delle acque è legata inseparabilmente alla qualità dei sedimenti. Se si vuole migliorare la qualità delle acque bisognerà includere i sedimenti nelle strategie di gestione». Vellinga chiede un approccio integrato per ridurre i rischi di contaminazione, in alternativa alle politiche basate su livelli di qualità prestabiliti.