La Commissione Europea ha deciso oggi di inviare pareri motivati a Finlandia, Germania, Italia e Portogallo, nazioni che, nonostante le sentenze cosiddette "Open Skies" della Corte di Giustizia europea del 5 novembre 2002 sulla politica europea dei trasporti aerei - ha spiegato Bruxelles - «hanno mantenuto accordi bilaterali discriminatori nel settore dei trasporti aerei internazionali». «Riservando dei diritti di traffico a trasportatori nazionali ("clausole di nazionalità") - ha precisato l'esecutivo europeo - tali accordi ostacolano la libera concorrenza nella prestazione di servizi internazionali di trasporto aereo tra l'Unione europea e i paesi terzi, a svantaggio del comparto aereo e dei passeggeri».
«Le sentenze della Corte - ha osservato la Commissione Europeea - comportano che, vista la competenza esclusiva della Comunità per alcuni aspetti riguardanti i servizi aerei internazionali, gli Stati membri non possono più contrarre unilateralmente impegni internazionali in questo campo».
Inoltre la Commissione UE ha deciso oggi di adire la Corte di Giustizia nei confronti di Austria, Finlandia, Germania, Italia e Lussemburgo per la mancata comunicazione delle misure di recepimento di una normativa del 2002 che intende introdurre un approccio armonizzato per il graduale ritiro degli aerei più rumorosi dagli aeroporti dell'UE.
«La direttiva per il contenimento del rumore negli aeroporti (2002/30/CE) - ha ricordato Bruxelles - prevede l'applicazione di procedure specifiche prima dell'introduzione di restrizioni per il contenimento del rumore in aeroporti sensibili dell'UE. In mancanza di un approccio armonizzato al problema del rumore verrebbe a crearsi una situazione eterogenea caratterizzata dall'adozione di soluzioni diverse, con conseguenti distorsioni della concorrenza tra aeroporti con problemi analoghi di inquinamento acustico e la creazione di ostacoli che impedirebbero un miglioramento efficace della situazione in tutta l'UE. La direttiva applica il principio istituito nella comunicazione del 1999 "Trasporti aerei e ambiente", secondo il quale si deve evitare che aumenti il numero di persone esposte al rumore prodotto dagli aerei».
Infine oggi la Commissione Europea ha autorizzato la prima fase della privatizzazione della divisione di ground-handling della Transportes Aereos Portugueses (TAP), la quale prevede che la compagnia aerea privata portoghese Portugália fonda la propria attività di ground-handling con quella della TAP ottenendo in cambio il 6% della nuova società di ground-handling.