Nel 2004, nell'ambito delle attività di Port State Control (PSC), la Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Genova ha ispezionato 151 navi straniere, di cui - ha reso noto oggi la Capitaneria - ben 112 avevano un'età superiore ai 20 anni, con un'incidenza, per questa fascia di età, di 43 fermi su un totale di 52 effettuati. Per quanto attiene le tipologie di navi, le più colpite dai fermi sono risultate le dry-cargo, con 23 fermi su 46 navi ispezionate, e le navi cisterna (oil e chemical tanker), con 10 detenzioni su 23 visite.
Lo scorso anno è aumentato il numero dei controlli effettuati: 760 contro i 603 del 2003 nonostante il numero di ispettori impiegati sia rimasto immutato. Questa mole d'attività conferma la Capitaneria di Porto di Genova ai primi posti delle classifiche nazionali ed europee.
I controlli della Guardia Costiera - ha ricordato la Capitaneria - sono condotti sulla scorta di accordi comunitari i quali prevedono che ogni paese membro visiti complessivamente almeno il 25% delle navi che scalano i propri porti. Tale attività, denominata Port State Control, è lo strumento operativo di cui si avvale la Comunità Europea per imporre e far rispettare le regole in materia di sicurezza nella lotta alle navi sub-standard.
L'attività di PSC è affiancata da quella di certificazione del naviglio nazionale condotta a seguito dell'entrata in vigore della nuova normativa internazionale in materia di security: 121 sono i piani di security approvati e di cui ogni nave deve essere dotata e 119 le navi certificate a fronte di una stima di circa 450 a livello nazionale (pari al 26%). Uno sforzo - ha sottolineato la Capitaneria - che ha permesso di raggiungere l'obiettivo prefissato di certificare tutte le navi ricadenti sotto la giurisdizione della Capitaneria di Genova e che ha ottenuto l'apprezzamento sia dalle società armatoriali interessate che dalle amministrazioni estere tra cui la U.S. Coast Guard.