I porti francesi sono spaventati dalle nuove opportunità che il corridoio ferroviario merci tra Rotterdam e Lione potrebbe offrire al porto di Rotterdam. Lo scorso 9 dicembre i ministri dei Trasporti di Francia (Gilles de Robien), Olanda (Karla Peijs), Belgio (Renaat Landuyt) e Lussemburgo (Lucien Lux) hanno firmato un accordo per la creazione di un corridoio ferroviario tra la città olandese e quella francese, attraverso il quale le merci potranno transitare più speditamente grazie ad una semplificazione delle procedure che caratterizzano le singole tratte nazionali della linea e ad un'armonizzazione complessiva del servizio sull'intero collegamento. Le quattro nazioni hanno deciso di istituire un team incaricato di attuare l'accordo.
All'atto della firma è stata sottolineata l'importanza della costituzione di assi ferroviari efficienti per far fronte alla crescita del trasporto merci in Europa ed è stata evidenziata la positiva esperienza fornita dal corridoio ferroviario merci tra Rotterdam e Milano, preso a modello per l'istituzione del nuovo corridoio con Lione.
Il progetto per la linea Rotterdam-Lione non è piaciuto affatto ai responsabili dei porti francesi, secondo i quali il nuovo corridoio costituirà una nuova opportunità per il porto di Rotterdam, messo sempre più in grado di sottrarre quote di traffico agli scali francesi. «È assolutamente comprensibile - ha dichiarato il presidente della Port Autonome du Havre (PAH), Jean-Pierre Lecomte, al quotidiano transalpino "infocéane" - come lo Stato francese possa sostenere un progetto la cui realizzazione andrebbe a scapito dei suoi porti e in particolare di Le Havre». Lecomte ha precisato di non essere «ostile» nei confronti del progetto, a condizione che vengano sostenute altre iniziative favorevoli al porto di Le Havre.