L'Unione Europea predica un maggiore ricorso a modalità di trasporto ambientalmente sostenibili, ma nei fatti chi vince è l'autotrasporto. Questo è quanto ha dichiarato il vicepresidente della commissione per i Trasporti e il Turismo del Parlamento europeo, Gilles Savary, in un'intervista pubblicata oggi da EurActiv. Savary ha affermato che tutto ciò che è stato annunciato nel Libro Bianco sui trasporti, che - ha precisato - «rappresentava un'analisi notevole e molto coraggiosa, è stato contraddetto. Oggi - ha spiegato - la dinamica è incentrata sulla strada». Secondo Savary il Libro Bianco del 2001, che avrebbe dovuto rappresentare un punto di svolta per la politica europea dei trasporti, è invece ancora un miraggio.
La proposta di direttiva Eurovignette, che prevede l'applicazione di tariffe ai camion che utilizzano le autostrade europee per finanziare le modalità di trasporto meno inquinanti come le ferrovie e il trasporto marittimo - ha osservato Savary - è attualmente bloccata in Consiglio a causa del disaccordo tra gli Stati membri su come impiegare i soldi raccolti. Secondo il vicepresidente della commissione, l'Eurovignette, così com'è oggi, è «in primo luogo un sistema di tariffazione del trasporto stradale progettato per finanziare il trasporto stradale»; «questo - ha sottolineato - è l'elemento essenziale della sua filosofia. E solo molto secondariamente è un sistema per finanziare modalità di trasporto alternative in regioni di confine o sensibili». Se la proposta di direttiva sarà votata così com'è - ha aggiunto - la politica dei trasporti europea subirà «una notevole perdita di credibilità».