La Commissione Europea ha annunciato oggi l'apertura di un procedimento formale d'indagine sugli oneri di servizio pubblico imposti il 10 dicembre 2004 dall'Italia su 18 rotte aeree tra tre aeroporti sardi e i principali aeroporti della penisola italiana. Un'analisi preliminare su questi oneri - ha precisato l'esecutivo europeo - ha rivelato «l'esistenza di elementi tali da far sorgere seri dubbi sulla conformità di tali oneri alla normativa europea».
L'indagine riguarderà le rotte Alghero-Roma, Alghero-Milano, Alghero-Bologna, Alghero-Torino, Alghero-Pisa, Cagliari-Roma, Cagliari-Milano, Cagliari-Bologna, Cagliari-Torino, Cagliari-Pisa, Cagliari-Verona, Cagliari-Napoli, Cagliari-Palermo, Olbia-Roma, Olbia-Milano, Olbia-Bologna, Olbia-Torino e Olbia-Verona.
Negli anni '90 - ha ricordato la Commissione - la realizzazione del mercato interno dell'aviazione ha consentito l'accesso incondizionato di tutte le compagnie aeree europee ai mercati delle rotte intracomunitarie e dei collegamenti interni degli Stati membri. L'apertura del mercato ha previsto anche misure di salvaguardia, di cui la più importante riguarda gli oneri di servizio pubblico, che consentono ai governi di mantenere servizi considerati essenziali per un adeguato sviluppo del loro territorio. In assenza di tali oneri, il mantenimento di questi servizi potrebbe non essere garantito in quanto non risponde all'interesse commerciale dei vettori aerei. La procedura degli Stati membri prevede due fasi. In primo luogo, per un determinato collegamento aereo lo Stato comunica, mediante pubblicazione, gli oneri di servizio pubblico che saranno imposti al vettore in termini di capacità, frequenza dei voli e tariffe. In seguito, se nessun vettore manifesta l'intenzione di fornire il servizio, lo Stato può limitare l'accesso alla rotta in questione ad un solo vettore e decidere di concedergli compensazioni finanziarie in cambio del rispetto di tali oneri.