La società terminalista Panama Ports Company (PPC) del gruppo Hutchison Port Holdings (HPH), che gestisce i terminal portuali di Cristóbal e Balboa situati alle due estremità del canale di Panama, ha accettato le condizioni del governo panamense relative alla revisione del contratto di concessione della durata di 40 anni sui due scali portuali firmato nel 1996.
La proposta governativa prevede che PPC versi immediatamente 102 milioni di balboa (102 milioni di dollari USA) nelle casse dello Stato panamense, di cui 35,4 milioni di balboa relativi alle opere di infrastrutturazione realizzate nei due scali e 66,6 milioni di balboa quale canone di concessione dovuto negli ultimi tre anni.
In un primo momento PPC aveva accolto la proposta presentata dal governo lunedì scorso, ma aveva chiesto all'esecutivo di riesaminare due condizioni. Tali condizioni - aveva però osservato ieri il governo - avrebbero variato in maniera significativa i termini economici della proposta di accordo presentata dalla Comisión Negociadora del governo panamense. La prima - aveva spiegato l'esecutivo - avrebbe implicato il versamento da parte dello Stato di 40 milioni di balboa a PPC o il riconoscimento di un credito per tale cifra. La seconda condizione avrebbe costretto il governo, in considerazione del fatto che lo Stato non è azionista degli altri operatori portuali panamensi, a restituire il 10% del capitale azionario di PPC in suo possesso alla stessa società terminalista.
Il governo aveva quindi respinto le due condizioni, sollecitando PPC ad accettare integralmente la proposta della Comisión Negociadora. Richiesta che è stata accolta immediatamente dalla società terminalista del gruppo HPH di Hong Kong.
Inizialmente l'accordo di concessione prevedeva che PPC versasse 22,2 milioni di dollari e il 10% delle entrate annue. Nel 2002, sotto il governo di Mireya Moscoso, il contratto era stato modificato esonerando PPC dal pagamento del 10% degli introiti annuali. Tale modifica era stata giudicata irregolare dall'attuale governo di Panama guidato da Martín Torrijos, che aveva avviato trattative con la società terminalistica per riesaminare i termini della concessione.
L'accordo scaturito dalle trattative prevede che PPC versi allo Stato nove dollari per ciascun container movimentato, pari al 50% in più rispetto all'importo attuale. Tale cifra è soggetta ad un aumento annuale del 10% sino ad arrivare a 19,29 dollari al container. Inoltre sono previsti investimenti da parte di PPC pari a un miliardo di dollari per incrementare la capacità di movimentazione dei due porti, portandola dagli attuali 1,5 milioni di teu a 6,5 milioni di teu all'anno entro il 2015.