Nel 2004 l'Italia, per il sesto anno consecutivo, si è confermata al primo posto in Europa nell'attività di Port State Control (PSC), lo strumento operativo di cui si avvale la Comunità Europea per far rispettare le regole in materia di sicurezza della navigazione nella lotta alle navi substandard.
Lo scorso anno i controlli - effettuati dal Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera sulla scorta di accordi comunitari che prevedono che ogni Paese membro visiti complessivamente almeno il 25% delle navi che scalano i propri porti - hanno riguardato l'ispezione di 2.385 navi ed hanno comportato il fermo di 368 navi, che sono state trattenute nei porti sino all'eliminazione delle deficienze riscontrate.
Nel 2004 l'attività della Guardia Costiera di Genova ha portato al fermo di 53 delle 151 navi ispezionate. I dati dell'ultimo triennio, nel corso del quale sono state detenute 127 delle 444 navi ispezionate, pongono Genova quale primo porto italiano ed europeo nella lotta alle "carrette del mare".
«Anche nel corso di quest'anno - ha dichiarato oggi il contrammiraglio Marco Brusco, comandante del porto di Genova e direttore marittimo della Liguria - l'attività è proseguita con incessante impegno ed ha portato al fermo di 30 delle 116 navi ispezionate e alla contestazione di oltre 1400 deficienze. Inoltre sono state due le navi bandite dalle acque comunitarie e tre le unità che, dopo un prolungato periodo di fermo nel porto di Genova, sono state autorizzate a salpare per dirigere in un cantiere di riparazione prima di poter riprendere i loro traffici commerciali. Posso quindi affermare che i risultati confermano l'attenta selezione delle navi da sottoporre prioritariamente ad ispezione, tesa a concentrare e ottimizzare gli sforzi per individuare e colpire le unità che rappresentano una seria minaccia per la sicurezza dei nostri mari».