Martedì scorso nella sede dell'International Union of Railways (UIC) a Parigi si è svolto il primo di tre workshop sul tema "Rail Freight Noise Abatement in Europe" organizzati da UIC e CER (The Community of European Railway and Infrastructure Companies).
Gli incontri sono stati programmati con l'obiettivo di fare il punto sui più recenti ritrovati tecnici per ridurre l'inquinamento acustico causato dal materiale rotabile e per dimostrare i benefici apportati da un programma di retrofitting per i carri ferroviari merci nell'ambito dell'implementazione della direttiva europea n. 49 del 2002 sull'inquinamento acustico che prevede l'introduzione di programmi di riduzione di tale inquinamento da parte degli Stati membri entro il 2007.
Il direttore dell'UIC, Luc Aliadière, ha sottolineato come oggigiorno l'inquinamento acustico causato dal trasporto ferroviario sia di gran lunga inferiore a quello causato dal trasporto stradale o aereo. Aliadière ha però evidenziato anche la necessità di diminuire ulteriormente il rumore determinato dall'attività ferroviaria ed ha precisato che, per soddisfare i requisiti previsti dalla direttiva europea, sono ora disponibili tecnologie che permettono di ridurre le emissioni acustiche dei veicoli ferroviari di circa 8-10 decibel. «Le analisi costi-benefici - ha spiegato - hanno dimostrato che la riduzione del rumore alla fonte è la misura con il miglior rapporto costo-efficacia per il trasporto ferroviario delle merci; ad esempio ceppi dei freni in materiale composito che causano meno irruvidimento delle ruote - e quindi le ruote rotolano con meno vibrazioni - rispetto agli attuali ceppi in acciaio».
Johannes Ludewig, direttore di CER, ha invece ricordato la difficile situazione economica in cui versa il comparto del trasporto delle merci su rotaia. «Nell'attuale situazione - ha detto - le compagnie ferroviarie del settore merci e i proprietari privati di carri ferroviari non sono in grado da soli di finanziare il programma di retrofitting dei 600.000 carri in tutta l'UE con l'adozione dei nuovi freni. Il settore ferroviario avrà bisogno di un sostegno finanziario dalle istituzioni nazionali ed europee finché le ferrovie competeranno con il trasporto stradale nell'ambito di condizioni distorte del mercato». Secondo Ludewig, il trasferimento degli investimenti per le misure di riduzione del rumore dalle infrastrutture al materiale rotabile determinerà una rilevante riduzione complessiva dei costi.