I gruppi armatoriali China Ocean Shipping (Group) Co. (COSCO) e A.P. Møller-Mærsk parteciperanno alla seconda fase di sviluppo del porto di Yangshan a Shanghai, che consentirà di raddoppiare la capacità di movimentazione dei container dello scalo cinese.
Lo hanno detto ieri il presidente e amministratore delegato del gruppo cinese COSCO, Wei Jiafu, e il vicepresidente esecutivo del gruppo danese A.P. Møller-Mærsk, Knud Pontoppidan, partecipando alla seconda edizione del World Shipping (China) Summit, che si chiude oggi a Shanghai.
Wei Jiafu e Knud Pontoppidan non hanno precisato a quanto ammonterà l'investimento dei due gruppi nel progetto. Secondo il quotidiano cinese "China Business News", la seconda fase del porto di Yangshan è stata assegnata ad un consorzio internazionale partecipato con il 40% da Shanghai International Port Group (SIPG), con il 20% da Wharf Holdings (gruppo Hutchison Whampoa), con il 20% da COSCO, con il 10% da A.P. Møller-Mærsk e con il 10% da un consorzio guidato dalla cinese Modern Terminals Ltd. (MTL).
La prima fase del porto di Yangshan, che avrà una capacità di movimentazione annua pari a 2,2 milioni di teu, diventerà parzialmente operativa alla fine di questo mese, mentre è previsto che la seconda fase inizi l'attività alla fine del prossimo anno.
Wei Jiafu ha detto inoltre che il gruppo COSCO incrementerà la capacità di carico della propria flotta di portacontainer a 800.000 teu entro la fine del 2010. Alla fine dello scorso settembre le navi della filiale China Shipping Container Lines (CSCL), divisione di trasporto containerizzato del gruppo, potevano trasportare circa 310.000 teu.