Si è svolto oggi a Bruxelles un incontro organizzato dalla Commissione Europea per discutere della revisione a medio-termine del Libro Bianco "La politica europea dei trasporti fino al 2010: il momento delle scelte", pubblicato nel 2001, con i principali interlocutori del settore. Obiettivo dell'incontro era quello di ottenere input e suggerimenti utili alla revisione del testo.
Nel corso del meeting il presidente dell'European Sea Ports Organisation (ESPO), Giuliano Gallanti, ha sottolineato la necessità di facilitare lo sviluppo dei porti e il miglioramento dei loro collegamenti con i mercati. «Un particolare collo di bottiglia - ha spiegato - è rappresentato dal fatto che il potenziale sviluppo delle aree infrastrutturali è insufficiente quanto quello delle aree ambientali protette. Le normative ambientali dell'UE pongono sempre più limiti a progetti portuali di importanza vitale e dobbiamo urgentemente occuparci di questo tema».
Pur rilevando il sostegno di ESPO alle politiche per il trasferimento di maggiori volumi di traffico verso le modalità di trasporto meno inquinanti, Gallanti ha sottolineato la necessità che tutte le modalità di trasporto siano messe in grado di operare in maniera efficiente, incluso il trasporto stradale: «dato il ruolo preminente che i porti svolgono nei servizi internazionali di distribuzione e logistica - ha osservato - l'autotrasporto dovrà restare un partner importante».
Inoltre il presidente di ESPO ha manifestato perplessità sulla politica comune per la fissazione di tariffe per l'utilizzo delle infrastrutture così com'è portata avanti dalla Commissione Europea: «ciò - ha rilevato Gallanti - è stato tentato in passato ed ha portato solo a soluzioni teoriche. Certo non vediamo alcuna necessità di interferire con le strutture delle tariffe portuali, poiché ciò ridurrebbe la posizione competitiva delle infrastrutture marittime nell'ambito della catena di distribuzione e limiterebbe la flessibilità commerciale dei porti».