Il presidente dell'American Shipbuilding Association (ASA), Cynthia Brown, ha accolto con favore, ma anche con insoddisfazione, l'inserimento nel bilancio preventivo per il 2008 presentato dal presidente George W. Bush di 12,5 miliardi di dollari per la costruzione di nuove navi militari, cifra che rappresenta un incremento di 3,5 miliardi di dollari rispetto al budget precedente.
«È molto positivo ' ha sottolineato ' che il bilancio infine proponga un aumento per la costruzione navale. Questo è un passo incoraggiante rispetto a livello dello scorso anno, ma non risponde al livello di investimenti che i vertici dell'US Navy hanno stabilito essere necessario secondo il programma trentennale di costruzione navale».
Il programma trentennale dell'US Navy - ha ricordato l'associazione - prevede per il 2008 investimenti per 14,1 miliardi di dollari nella costruzione navale, al fine di avviare la ricostruzione della flotta per arrivare a 313 navi, la forza ritenuta minima per la difesa degli Stati Uniti e per la presenza militare della nazione nel mondo.
Nel 2001 la flotta dell'US Navy ammontava a 341 navi contro le attuali 276, il numero minimo registrato da 90 anni. Dal 2001 - ha osservato l'ASA - il budget per il dipartimento della Difesa è aumentato del 68%, esclusi gli interventi di guerra, mentre il budget per la costruzione navale dell'US Navy è aumentato solo del 17%. Nel 1988 gli Stati Uniti avevano investito per la costruzione della flotta militare una somma che, aggiornata al valore odierno del dollaro, ammontava a 27 miliardi di dollari.