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Assagenti aderisce all'appello per la costituzione un ministero del Mare
Alcuni dei motivi per i quali "inforMARE" dice: «no, grazie»
28 marzo 2008
L'opinione di inforMARE
Abbiamo espresso la nostra perplessità nei confronti di tale iniziativa a coloro che ce l'hanno segnalata.
Riteniamo indispensabile la positiva azione di lobby nei confronti delle istituzioni da parte delle categorie economiche, sia con l'obiettivo di proteggere i legittimi interessi che di garantire lo sviluppo con vantaggio generale.
Riteniamo invece controproducenti le iniziative tese alla costituzione di nuovi organi che - crediamo - contribuiscano alla frammentazione di un potere decisionale già troppo frazionato e inerte.
Oltretutto ci appare inopportuno, anzi sbagliato, lanciare tale appello in un momento in cui è unanime la richiesta di una maggiore efficienza da parte dei centri di governo.
Continua a sembrarci insensata la corsa alla moltiplicazione dei dicasteri che ha caratterizzato gli ultimi anni della politica italiana.
Diciamo ai nostri lettori ciò che abbiamo già detto in privato ad altri: riteniamo sia sufficiente la regia di un solo ministero, quello dei Trasporti.
Preferiremmo quindi che le energie dei promotori del ministero del Mare fossero indirizzate a sollecitare le istituzioni già operative ad una maggiore efficienza piuttosto che alla richiesta di crearne di nuove.
Saremo forse una voce fuori dal coro, ma non crediamo di stonare.
Assagenti, l'associazione degli agenti marittimi genovesi, ha aderito all'“Appello per il Mare” lanciato dal comandante Dino Emanuelli per la costituzione un ministero del Mare. L'associazione ha precisato di aver deciso di aderire «per contribuire a denunciare una carenza che tutti gli operatori del settore sentono oramai da anni e che non giova certo allo sviluppo di tutti i settori legati al mare, al trasporto marittimo e, di conseguenza, all'economia del nostro Paese che molto si basa su questo settore».
Assagenti ha ricordato di aver ripetutamente denunciato pubblicamente la mancanza di un ministero dedicato. «Così come in occasione della mia relazione dello scorso anno - ha sottolineato il presidente dell'associazione, Filippo Gallo - mi ero espresso sulla necessità di un ministero del Mare oggi, con cocciuta convinzione e supportato da autorevoli interventi sia da parte del presidente di Confitarma sia, addirittura, da esponenti di spicco dello stesso ministero, mi rivolgo al nuovo governo, riprendendo esattamente lo stesso concetto, auspicando che colga l'importanza strategica di questo comparto per l'Italia del domani. È quindi con consapevolezza e cognizione di causa del problema che accogliamo l'iniziativa e quindi: “Sì! Chiediamo al nuovo governo il ministero del mare”».
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