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Bimco, ICS/ISF, Intercargo, Intertanko e ITF accusano i governi di non combattere la pirateria
«I pirati - sottolineano le organizzazioni dello shipping - operano impunemente e i governi stanno a guardare». Cosa accadrebbe - si chiedono - se si verificasse quotidianamente il dirottamento di un aereo?
29 settembre 2008
Le associazioni che rappresentano l'industria armatoriale internazionale (Bimco, ICS/ISF, Intercargo e Intertanko) e l'organizzazione sindacale International Transport Workers' Federation (ITF) hanno ribadito oggi l'inadeguatezza della risposta data dai governi e dalle relative Marine Militari al gravissimo problema degli ormai quotidiani atti di pirateria nel Golfo di Aden. In particolare il mondo dello shipping ha dichiarato la propria «costernazione in merito alle recenti dichiarazioni, attribuite a leader della Task Force della coalizione che opera nel Golfo di Aden, secondo cui la difesa delle navi mercantili e dei loro equipaggi rispetto agli attacchi dei pirati che operano dalla Somalia, che sono sempre più frequenti, non è compito delle forze navali».
Le organizzazioni dello shipping hanno sottolineato che attualmente i pirati attaccano le navi ogni giorno con mitragliatrici e granate a razzo e che sono oltre duecento i marittimi in ostaggio. «I pirati - hanno accusato Bimco, ICS/ISF, Intercargo, Intertanko e ITF - operano impunemente e i governi stanno a guardare. Se aerei civili venissero dirottati ogni giorno, la risposta dei governi sarebbe molto differente. Eppure le navi, che sono la linfa vitale dell'economia mondiale, apparentemente vengono trascurate. Quest'apparente indifferenza per le vite dei marittimi e per le conseguenze in generale per la società è semplicemente inaccettabile. L'industria dello shipping è assolutamente stupita del fatto che le principali nazioni mondiali, con le risorse navali a loro disposizione, non siano in grado di mantenere la sicurezza di una delle vie marittime strategicamente più importanti, che collega l'Europa con l'Asia attraverso il Mar Rosso e il canale di Suez».
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