- Oggi è stato inaugurato il primo collegamento via fiume tra le città di Venezia e Cremona istituito quale servizio di trasporto merci eco-sostenibile. L'arrivo alla darsena del porto fluviale di Cremona della chiatta Jacopo, con un carico 1.200 tonnellate di farina di soia alla rinfusa paragonabili in termini di volume a circa 40 camion, è avvenuto alla presenza del presidente dell'Autorità Portuale di Venezia, Paolo Costa, e del presidente del porto di Cremona, Giuseppe Torchio.
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- Le rinfuse imbarcate sulla Jacopo, destinate al mangimificio Veronesi di Acquanegra Cremonese, sono state caricate a Porto Marghera presso il Terminal Molo Sali con prodotti importati in Italia dalla multinazionale Luis Dreyfus Commodities Italia Spa che possiede un terminal fisso presso il porto di Venezia. Da qui la chiatta ha iniziato il suo viaggio di circa 250 chilometri prima via laguna, poi via mare e infine via fiume fino alla darsena di Cremona.
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- Il nuovo servizio regolare prevede sbarchi alla darsena di Cremona di rinfuse (cereali, granaglie e sfarinati), inerti (sabbia, argilla, ghiaia), prodotti siderurgici e semilavorati dopo aver percorso la tratta fluviale porto di Venezia, porto di Chioggia, interporti di Rovigo, Ostiglia e Mantova (attraverso il Canale Fissero-Tartaro-Canalbianco).
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- La Jacopo fa parte di una flotta di cinque imbarcazioni gestite dalla società Fluviomar, che è partecipata dall'Autorità Portuale di Venezia con quote di maggioranza, e da Multiservice, Fagioli Group, Ferroviaria Servizi, Promologistica e in ultimo da Provincia di Mantova, Pagnan Spa e Cargill. La chiatta ha dimensioni di 76,50 x 10,90 metri e una portata massima di 2.060 tonnellate il cui carico corrisponde circa a 70 camion in meno sulle strade.
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- Secondo le previsioni, questo nuovo collegamento fluviale permetterà di eliminare ogni anno dalle strade l'equivalente di circa 16mila Tir, rendendo più ecologico il trasporto merci lungo l'asse padano-lombardo.
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- Lo sviluppo di questa via navigabile include, quale passo successivo già in avanzata fase di progettazione, l'avvio del trasporto merci in container (fino a 60 per chiatta) con il primo collegamento regolare Venezia-Mantova e ritorno lungo il canale Fissero-Tartaro-Canalbianco (e in prospettiva fino a Milano-Pizzighettone).
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