Non i pirati, che infestano le acque del Golfo di Aden, quanto piuttosto le elevate tariffe per il transito nel canale di Suez hanno indotto le compagnie di navigazione della Grand Alliance a dirottare verso il Capo di Buona Speranza la relazione eastbound del servizio EU3, che collega l'Asia con l'Europa.-
- Annunciando oggi tale variazione, che non riguarda la relazione westbound del servizio, Hapag-Lloyd, MISC, Nippon Yusen Kaisha (NYK) e Orient Overseas Container Line (OOCL) hanno precisato che «la decisione, che ha effetto immediato, giunge quale risposta agli elevati diritti di transito del canale di Suez a cui difficilmente i vettori possono far fronte nell'attuale situazione economica». Le compagnie del consorzio armatoriale hanno sottolineato che, se lo scenario economico non migliorerà, prenderanno in considerazione il dirottamento di altri servizi.
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- Le compagnia della Grand Alliance hanno ricordato che la rotazione dell'EU3, nella quale sono impiegate dieci navi da 8.000 teu, rimane invariata e tocca i porti di Southampton, Amburgo, Rotterdam, Port Klang, Singapore, Shekou, Hong Kong, Ningbo, Shanghai.
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