In occasione di una serie di incontri in Cina per gettare le basi di scambi commerciali, il segretario generale dell'Autorità Portuale di Civitavecchia, Giuseppe Guacci, ha sottoscritto una lettera d'intenti con il porto di Lianyungang per favorire rapporti di interscambio tra gli scali ed i rispettivi operatori economici.-
- Il documento prevede la promozione di scambi di informazioni sui progetti di sviluppo e la gestione dei due porti, sulla tutela ambientale e l'organizzazione del lavoro. Dal punto di vista dei traffici, si mira a rafforzare la collaborazione e la comunicazione dei due porti su ogni possibile aspetto relativo a navi passeggeri, container, stoccaggio e logistica delle merci.
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- La delegazione italiana, guidata da Guacci, era composta dai rappresentanti di imprese attive sia nel porto che nel settore dell'import: Bellettieri, Centro Benedetti di Tarquinia, Cointra di Fiumicino, Customs Marine, Interminal, Panama, Traiana. La delegazione italiana è stata ricevuta dal sindaco di Lianyungang, dal capo della Contea di Guannan, dal presidente dei Lavoratori Portuali e dal vicepresidente della locale Autorità Portuale.
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- «Il nostro obiettivo, una volta avviati rapporti di carattere istituzionale tra i porti - ha spiegato Guacci - era quello di coinvolgere da subito imprese ed operatori commerciali, che dovranno attivare i traffici, focalizzando le attività di possibile interscambio tra i porti, sulla base della lettera di intenti. Alla delegazione italiana abbiamo anche trasmesso e fatto conoscere le potenzialità e le opportunità che offre la Cina, con particolare riferimento alla zona di Lianyungang. Il risultato principale ottenuto, che è al tempo stesso un punto fermo di partenza per il futuro, è quello di aver promosso il porto di Roma quale realtà logistica strategica per il Paese, in grado di rappresentare una delle principali destinazioni per le merci provenienti dalla Cina, creando un corridoio valido ed alternativo a quello Tianjin-Genova. Civitavecchia, porto di Roma, per la sua posizione geografica, per come è strutturato e per i servizi che è in grado di offrire, mira a porsi come un via alternativa a quelle tradizionali, ormai sature e quindi poco veloci e convenienti».
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- Guacci ha incontrato anche l'ambasciatore italiano a Pechino, Riccardo Sessa, che ha sottolineato l'importanza di promuovere progetti concreti dei porti nazionali. «In questo senso - ha rilevato Guacci - l'ambasciatore ha potuto apprezzare la progettualità del porto di Civitavecchia, che si pone come nodo logistico del centro Italia al servizio del Mediterraneo, avendo ben presente la “vision” derivante dallo sviluppo dei nuovi mercati e delle nuove rotte, sulla base della quale è possibile ipotizzare una marginalizzazione e un qualche arretramento strategico del Mediterraneo quale bacino di passaggio per connettere i mercati asiatici con il nord Europa e la East Coast del continente americano. Il Mediterraneo, rimanendo un mercato di oltre 800 milioni di abitanti - ha osservato il segretario generale dell'authority portuale - non perderà certo la propria importanza, ma assisterà a sensibili variazioni nella modalità di trasporto delle merci, a favore del sistema ro-ro. Sotto questo aspetto, avendo Civitavecchia puntato da subito sulle Autostrade del Mare, divenendone un hub strategico, per il porto di Roma si profila uno scenario molto interessante, che in questa occasione abbiamo illustrato all'ambasciatore Sessa, che ha convenuto sulla possibilità di attivare un concreto flusso di traffici tra quella che è una delle aree di maggiore sviluppo della Cina ed il porto di Roma».
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