- inforMARE - L'International Air Transport Association (IATA) corregge al rialzo la propria stima sui profitti che le compagnie aeree registreranno quest'anno elevandola da 2,5 miliardi di dollari previsti lo scorso giugno a 8,9 miliardi di dollari. Tuttavia, secondo l'associazione, nel 2011 i profitti torneranno a calare attestandosi a 5,3 miliardi di dollari.
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- «La ripresa del comparto - ha spiegato oggi il direttore generale e amministratore delegato della IATA, Giovanni Bisignani - è stata più consistente e più rapida di tutte le previsioni. Gli utili per 8,9 miliardi di dollari che ci attendiamo inizieranno a coprire la perdita per quasi 50 miliardi di dollari del precedente decennio». «Tuttavia - ha precisato - è necessario fare i conti con la realtà. Continuano ad esserci dubbi sul perdurare della ripresa ciclica. Anche se sostenibili, i margini di profitti con cui operiamo sono così esigui che anche una crescita di 3,5 volte degli utili genera un margine di appena l'1,6%. Tale margine è inferiore a quello del 2,5% del precedente picco del ciclo registrato nel 2007 ed è molto distante da quello necessario per coprire il costo del capitale».
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- Bisignani ha sottolineato come la situazione rimanga precaria. «L'anno 2010 - ha confermato - è buono in considerazione dell'attuale fase. I governi sono a corto di liquidità da utilizzare per sostenere la ripresa. La disoccupazione rimane elevata e la fiducia delle imprese sta scemando. Prevediamo che la crescita del 3,2% del prodotto interno lordo nel 2010 scenderà al 2,6% nel 2001. Ciò determinerà un 2011 più impegnativo. Riteniamo che i profitti caleranno a 5,3 miliardi di dollari con un margine dello 0,9%». (iM)
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