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Il sindacato spagnolo UGT accusa Balearia di intimidire i suoi marittimi
Secondo l'organizzazione sindacale, la compagnia armatoriale eserciterebbe pressioni sui dipendenti che intendono scioperare
30 settembre 2010
inforMARE - Il sindacato spagnolo UGT (Unión General de Trabajadores) accusa la società armatoriale Balearia di aver posto in atto intimidazioni nei confronti dei suoi dipendenti inviando loro una lettera redatta dal dipartimento delle risorse umane dell'azienda nella quale - spiega il sindacato - si sollecitano «i lavoratori che intendono esercitare il loro legittimo diritto di sciopero a pensarci due volte».
L'UGT sottolinea che i lavoratori, nel caso in cui vogliano o meno aderire a uno sciopero, non sono tenuti a informare l'azienda, mentre nella lettera inviata dalla compagnia ai dipendenti - denuncia il sindacato - «c'è scritto che il comandante consulterà l'equipaggio della nave sull'intenzione di esercitare il diritto di sciopero». Secondo il sindacato, nella lettera si intima di «procedere alla risoluzione dell'arruolamento dell'equipaggio in sciopero in modo che che non possa imbarcarsi» e ciò - osserva l'UGT - «in violazione delle primarie norme di sicurezza dell'Autorità Marittima, in modo che, come si dichiara nel comunicato di Balearia, vengano sbarcati quei lavoratori che scioperano ponendo la nave a rischio di essere lasciata incustodita per carenza di personale, a meno che non si decida di sostituirli con crumiri».
Annunciando l'intenzione di avviare azioni legali contro la compagnia, l'UGT definisce tali circostanze «molto gravi» e proprie «di società dei Paesi delle banane». Inoltre il sindacato accusa il presidente di Balearia, Adolfo Utor, che recentemente è stato nominato presidente dell'associazione degli armatori spagnoli ANAVE, di guidare la sua azienda «con modi propri dei bucanieri, gli antichi pirati che non rispettavano i più elementari principi del mare, vale a dire facendo ricorso alle intimidazioni e alle ritorsioni». (iM)
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