- inforMARE - Il presidente dell'Autorità Portuale del Pireo, Yiorgos Anomeritis, ha replicato ad una lettera inviata dall'associazione delle agenzie marittime del Pireo e dell'Attica (Sonpap) in cui si accusa l'ente portuale di ingiustificati aumenti delle tariffe del settore passeggeri. Nella risposta Anomeritis sottolinea che dal 1° luglio 2008 al 1° aprile 2011 la politica dei prezzi praticata dalla Piraeus Port Authority (PPA) è rimasta invariata, mentre l'associazione degli agenti denuncia incrementi dell'8-10% all'anno, e che l'Autorità Portuale non impone tasse, ma piuttosto tariffe per specifici servizi forniti alle navi e ai passeggeri il cui importo è stato definito dopo aver condotto ricerche di mercato relative alle tariffe praticate in altri porti europei concorrenti del Mediterraneo.
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- Anomeritis ricorda che aumenti saranno introdotti solo a partire dal prossimo 1° aprile in quanto, quale società quotata alla Borsa di Atene, la Piraeus Port Authority deve rendere conto agli azionisti, agli utenti e ai dipendenti e deve definire piani di investimento a lungo termine per lo sviluppo delle infrastrutture.
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- Nella replica Anomeritis controbatte punto per punto all'accusa di ingiustificato ed eccessivo aumento delle tariffe rivolta dagli agenti marittimi. Per ciò che riguarda le tasse applicate ai crocieristi in transito, Anomeritis evidenzia come l'aumento sia del 3,09% per gli imbarchi e non del 100% come asserito dall'associazione, mentre per gli sbarchi - spiega il presidente dell'ente - l'aumento è del 100%, ma è di soli 30 centesimi di euro e comporterà dal prossimo 1° aprile un incremento della tassa da 88 centesimi a 1,2 euro (+27%), tutto ciò - rileva - mentre a Barcellona la tassa è di 5,26 euro, a Valencia, di 2,41 euro, a Lisbona di 3,99 euro, a Venezia di 3,40 euro e a Genova addirittura di 6,65 euro.
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- Anche gli aumenti delle tasse per le crociere che hanno il Pireo quale home port, e che - precisa Anomeritis - riguardano un esiguo numero di passeggeri, sono inferiori rispetto a quelli dichiarati dall'associazione: in particolare, sia per gli sbarchi che per gli imbarchi l'aumento è da 58 a 60 centesimi, cioè circa del 3,09% e non del 200% come denunciato dagli agenti marittimi; inoltre i costi per la movimentazione dei bagagli, che è carico delle compagnie armatoriali, salirà da 4,2 a 6,0 euro sia per lo scarico che per il carico, mentre la tariffa per il loro controllo rimarrà stabile a 1,80 euro. Ciò - riassume Anomeritis - porterà dal 1° aprile 2011 l'insieme del costo unitario a 15 euro, di cui 12 euro per lo scarico e carico dei bagagli. I corrispondenti costi nei porti concorrenti - osserva il presidente di PPA - sono di 25 euro a Barcellona, di 21 euro a Venezia, di 20,8 euro a Lisbona e di 23 euro a Genova.
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- Dal prossimo 1° aprile - prosegue Anomeritis - al Pireo la nave pagherà per l'attracco e l'ormeggio 5.850 euro quando a Barcellona il costo è di 11.016 euro, a Valencia di 10.771 euro, a Venezia di 7.073 euro (per 1.000 passeggeri), e a Genova di 9.000 euro. Si noti - rileva - che l'aumento della tassa di ancoraggio al Pireo è solo del 14,94%, da 1,3 a 1,5 euro al metro, e non del 150% come indicato dall'associazione.
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- Nella replica Anomeritis evidenzia anche il nutrito programma di investimenti dell'ente per il settore crocieristico e come l'aspetto più importante per i porti greci sia quello di aumentare la qualità del servizio piuttosto che l'aumento contenuto o rilevante di tariffe poco onerose.
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- Pur dichiarandosi disposto a portare avanti una discussione su questo tema, il presidente dell'Autorità Portuale conclude sottolineando le esagerazioni contenute nella lettera dell'associazione degli agenti marittimi e osservando che, quando le tariffe praticate dal porto del Pireo sono inferiori 40% rispetto alla tariffa media in vigore nei porti europei del Mediterraneo, risulterebbe difficile sostenere una proposta diversa rispetto a quella formulata a seguito di un'indagine di mercato condotta nel corso del 2010 in tutti i porti del Mediterraneo. (iM)
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