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d'Amico International Shipping ha archiviato il 2010 con una perdita netta di 20,5 milioni di dollari
I ricavi sono aumentati del 7,4% a 199,3 milioni di dollari
22 febbraio 2011
La società armatoriale d'Amico International Shipping (DIS) ha chiuso il 2010 con una perdita netta di 20,5 milioni di dollari su ricavi base time charter per 199,3 milioni di dollari rispetto ad una perdita netta di 13,4 milioni di dollari su ricavi base time charter per 185,5 milioni di dollari nell'esercizio 2009. Il risultato operativo lordo (EBITDA) è stato positivo per 30,4 milioni di dollari (-1,1%) e il risultato operativo (EBIT) dell'esercizio è stato negativo per 2,0 milioni di dollari rispetto ad una perdita operativa di 6,4 milioni di dollari nel 2009.
DIS ha precisato che la perdita netta di 20,5 milioni di dollari conseguita nel 2010 comprende una perdita su cambi di 7,8 milioni di dollari derivante dalla conversione del debito espresso in yen giapponesi e che tale perdita è stata causata dalla debolezza del dollaro USA rispetto allo divisa nipponica, elemento che continua peraltro a caratterizzare l'economia mondiale. Escludendo tale posta di carattere meramente contabile sia per il 2010 che per l'esercizio precedente - ha spiegato la compagnia - la perdita netta è stata di 12,7 milioni di dollari nel 2010 rispetto a una perdita netta di 16,0 milioni di dollari nel 2009.
Commentando i dati del progetto di bilancio per il 2010, che è stato esaminato e approvato oggi dal consiglio di amministrazione della compagnia, l'amministratore delegato di d'Amico International Shipping, Marco Fiori, ha rilevato che lo scorso anno «le tariffe di nolo sono migliorate del 25-30% rispetto al secondo semestre del 2009 e, a parte qualche periodo di relativo picco, sono rimaste stabili per tutto il corso dell'anno». Fiori ha sottolineato come, «nonostante il generalmente difficile contesto operativo, DIS abbia confermato la propria competitività, realizzando performances superiori a quelle della media del mercato di riferimento. La solida posizione finanziaria e le significative risorse finanziarie disponibili - ha aggiunto - pongono in evidenza la capacità di DIS di contenere al minimo le conseguenze finanziarie negative derivanti dall'attuale non favorevole ciclo del mercato delle navi cisterna». «Una significativa quota di ricavi del 2011 - ha precisato - è già garantita grazie ai contratti a tariffa fissa, la cui incidenza sul totale del fatturato netto dell'anno in corso è prevista del 45%, invariata rispetto all'esercizio precedente. All'inizio del 2011, DIS ha rinnovato diversi di tali contratti a tariffa fissa, in scadenza, con alcune delle principali compagnie petrolifere. Tali contratti, che confermano l'alto livello competitivo e la qualità della flotta, sono stati conclusi a tariffe di noleggio tali da rafforzare la generazione di cassa».
«d'Amico International Shipping - ha concluso l'amministratore delegato - conferma la propria visione prudente sulle prospettive del mercato per i primi mesi del 2011, manifestando maggiore ottimismo per i periodi successivi. Questo alla luce del progressivo consolidamento, nel corso dei prossimi anni, della capacità di raffinazione fuori dai paesi dell'area OECD, che comporterà l'aumento della domanda di tonnellaggio per miglia e dei tassi di utilizzo della capacità di raffinazione».
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