Corsica Sardinia Ferries ha espresso insoddisfazione per le condizioni di operatività messe a disposizione nel porto di Piombino per i collegamenti con l'Isola d'Elba. Sottolineando di essere intenzionata ad offrire i collegamenti per l'isola, «ma solo in condizioni di efficienza economica e di libero mercato», la compagnia ha avanzato due richieste al porto toscano: «fasce orarie nell'arco della giornata che rendano il nuovo collegamento un servizio efficiente per i passeggeri diretti all'isola d'Elba e il rispetto dei tempi necessari per approntare la migliore organizzazione commerciale ed operativa del servizio».-
- Corsica Sardinia Ferries ha spiegato che «la comunicazione dell'autorizzazione ad operare nel porto di Piombino, con soli tre slot, è giunta (tardivamente) dall'Autorità Portuale di Piombino solo ai primi di maggio, rendendo, di fatto, difficoltosa l'organizzazione commerciale del servizio» e che «la stessa regolamentazione dell'Autorità Portuale, del resto, aveva come termine per la comunicazione dell'assegnazione degli slot in questione, la fine dell'anno precedente a quello di attivazione del servizio medesimo, in modo da consentire a tutti gli operatori di agire in piena concorrenza».
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- La compagnia ha quindi chiesto di essere messa nelle condizioni di operare un servizio veloce sulla tratta Piombino-Portoferraio, che verrà compiuta in soli 30 minuti, «per garantire - ha spiegato la compagnia - ciò che distingue la sua proposta commerciale: un servizio veloce nelle operazioni di imbarco/sbarco e con un tempo di traversata molto breve a tariffe competitive, apprezzabile anche dai pendolari oltre che dai turisti».
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- «I tre slot di cui abbiamo ricevuto comunicazione da parte dell'Autorità Portuale - ha detto Euan Lonmon, amministratore delegato per l'Italia di Corsica Sardinia Ferries - non sono sufficienti per effettuare il servizio di collegamento con l'Isola d'Elba in maniera economicamente sostenibile. L'accettazione dei tre slot da parte della compagnia è, sì, condizione necessaria ma non sufficiente per operare in un regime di piena concorrenza. Attendiamo, quindi, una risposta alla nostra richiesta di corse suppletive in orari commercialmente interessanti».
- «Per tutte queste ragioni - ha annunciato Lonmon - la compagnia ha conferito mandato allo Studio Conte & Giacomini (avvocati Giuseppe Giacomini e Giorgia Scuras) per ricorrere alle autorità competenti e chiedere l'annullamento dell'ordinanza relativa ad un sistema di slot che, soprattutto a cagione del diritto di prelazione concesso agli operatori storici, non consente un regime di libero mercato per tutti gli operatori interessati al collegamento. Per la fine di giugno attendiamo una decisione del TAR Toscana su questa questione».

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