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Costa Crociere, entro marzo il piano operativo per la rimozione intera dello scafo della Costa Concordia
Non si possono escludere sin d'ora slittamenti, data la complessità dell'operazione, ha precisato la compagnia
2 febbraio 2012
Se in queste ore sono sospese le operazioni di ricerca dei dispersi nel relitto della nave da crociera Costa Concordia, ostacolate dal peggioramento delle condizioni atmosferiche, Costa Crociere ha confermato che sta lavorando con massimo impegno e velocità anche sul piano di rimozione della nave, «consapevole del fatto - ha sottolineato la compagnia - che esso rappresenta una priorità per la salvaguardia dell'ambiente e delle attività turistiche dell'Isola del Giglio».
Costa Crociere ha ricordato di essersi attivata sin dalle prime ore successive al naufragio della nave per garantire il minor impatto ambientale possibile e la salvaguardia delle attività economiche e turistiche dell'Isola del Giglio e che, fin da subito, le attività predisposte dalla compagnia sono state costantemente condivise e approvate dalle autorità italiane preposte, in un rapporto di piena, trasparente e totale collaborazione.
La compagnia ha spiegato che, dopo aver incaricato la società Smit Salvage BV, leader mondiale del settore, per la rimozione del carico di carburante della Costa Concordia ed avere presentato un piano per la rimozione di altri materiali e sostanze potenzialmente inquinanti, ha istituito un comitato tecnico, composto da rappresentanti di Costa Crociere, Carnival Corporation & plc, Fincantieri, Rina ed esperti del settore, anche in ambito accademico, che opererà per la migliore definizione del piano, in coordinamento con le autorità competenti.
Costa Crociere ha ricordato inoltre che, come anticipato in una lettera inviata al prefetto Franco Gabrielli, commissario delegato per l'emergenza Costa Concordia, la compagnia ha indetto un appalto, convocando dieci società in tutto il mondo, per la presentazione di un piano operativo per la rimozione intera dello scafo della nave. L'invito - ha evidenziato Costa Crociere - è stato indirizzato alle maggiori e più esperte società al mondo, in grado di eseguire l'operazione nel minor tempo possibile, garantendo la massima sicurezza e il minor impatto ambientale: Smit Salvage BV, Svitzer Salvage BV, Mammoet Salvage BV, Titan Salgave, Resolve Marine Group Inc., T&T Marine Salvage Inc., Donjon Marine Inc., Tito Neri Srl, Fukada Salvage & Marine Works Co. Ltd. e The Nippon Salvage Co Ltd.
Costa Crociere ha reso noto che i piani predisposti dovranno pervenire entro l'inizio del prossimo marzo alla compagnia, che li valuterà insieme con il comitato scientifico delle Protezione Civile, per arrivare a scegliere il piano migliore entro la fine del mese.
«I tempi indicati - ha specificato la compagnia crocieristica - sono da considerarsi i migliori possibili in una situazione di questo genere, fermo restando che non si possono escludere sin d'ora slittamenti, data la complessità dell'operazione».
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