Fincantieri ha chiuso il primo semestre del 2012 con una crescita dei risultati finanziari ed una contrazione degli ordinativi. Il gruppo navalmeccanico italiano ha archiviato il periodo con un risultato della gestione ordinaria positivo per 26 milioni di euro su ricavi per 1.233 milioni di euro, con aumenti rispettivamente del 62,5% e del 4,8% sulla prima metà del 2011. L'EBITDA è ammontato a 68 milioni di euro, con un incremento del 15,2% rispetto a 59 milioni di euro nei primi sei mesi dello scorso anno.-
- Fincantieri ha precisato che «i risultati conseguiti nel corso del primo semestre confermano le previsioni gestionali formulate per il 2012, per cui si attende, a fine esercizio, un risultato in miglioramento rispetto al 31 dicembre 2011». Inoltre Fincantieri ha evidenziato «la posizione finanziaria netta del gruppo, che a fine giugno registra un eccesso di cassa rispetto alla posizione debitoria pari a euro 909 milioni. Tale posizione finanziaria - ha osservato l'azienda italiana - consente da un lato di pianificare e coprire i fabbisogni futuri di finanziamento del capitale circolante con assoluta tranquillità e dall'altro di valutare possibili nuovi investimenti volti a creare valore per il gruppo senza particolari pressioni». Fincantieri ha sottolineato anche «la consistenza delle riserve accumulate nel patrimonio netto risulta ancora cospicua (euro 347 milioni) a dimostrazione della solidità della struttura patrimoniale del gruppo. Risultano inoltre appostati anche fondi più che congrui per fronteggiare rischi e oneri specifici per un ammontare pari a circa euro 107 milioni».
-
- Sul fronte degli ordini, nei primi sei mesi del 2012 ne sono stati acquisiti per un valore complessivo di 488 milioni di euro, in calo del 44,2% rispetto a 874 milioni di euro nel primo semestre dello scorso anno. In particolare, la controllata americana Fincantieri Marine Group ha acquisito ordini per due unità LCS (Littoral Combat Ship) per la US Navy (relative al contratto per la costruzione di 10 unità siglato alla fine del 2010) e ulteriori 40 piccoli pattugliatori RB-M (Response Boats-Medium) per la US Coast Guard.
-
- Il valore dell'orderbook del gruppo al 30 giugno scorso era di 7.069 milioni di euro rispetto a 8.361 milioni di euro al 31 dicembre 2011 e a 7.920 milioni di euro al 30 giugno 2011. Fincantieri ha specificato che il carico di lavoro che deriva dal portafoglio ordini al 30 giugno scorso, pari a euro 5.047 milioni di euro, «pur rimanendo significativo, continuerà a non essere in grado di saturare la capacità produttiva di tutti gli stabilimenti. Pertanto il gruppo - ha confermato l'azienda - ha previsto di proseguire con il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per le strutture produttive italiane che si troveranno in una situazione di vuoto di lavoro».
-
- Fincantieri ha rilevato che «nel primo semestre 2012 il settore della cantieristica navale ha continuato a vivere in una situazione di grave difficoltà. L'attuazione del piano di riorganizzazione, tempestivamente predisposto dall'azienda per fronteggiare la situazione del mercato - ha precisato Fincantieri - consentirà, tenendo conto della situazione creatasi e delle prospettive future, di adeguare la capacità produttiva alla domanda e di entrare in nuovi mercati di riferimento».
-
- «Siamo soddisfatti di questi risultati - ha commentato l'amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono - che danno fiducia alla società e ai suoi dipendenti. Il processo di riorganizzazione in corso, avviato grazie all'accordo con i sindacati e il governo, si sta dimostrando valido. Anche l'acquisizione degli ultimi ordini da Viking Ocean Cruises e dalla Société des traversiers du Quebec (sottoscritti lo scorso mese, ndr) testimoniano la lungimiranza delle politiche aziendali, volte alla ricerca di nuovi clienti e di nuovi mercati con prodotti estremamente innovativi». «Fincantieri - ha aggiunto - pertanto si presenta sul mercato come uno dei grandi protagonisti del proprio settore e può contare su prospettive incoraggianti se la coesione tra tutti i suoi dipendenti consentirà di raggiungere ulteriori traguardi di produttività, necessari per affermarsi su un mercato più ridotto, dove quindi la competizione è ancora più agguerrita ».

|