- La Maritime Labour Convention, 2006 (MLC, 2006), la nuova “carta dei diritti” della gente di mare, entrerà in vigore tra un anno. La convenzione, infatti, che è stata adottata il 23 febbraio 2006 dall'International Labour Organization (ILO), prevede che venga applicata 12 mesi dopo la sua ratifica da parte di 30 nazioni associate all'ILO che rappresentano almeno il 33% della flotta marittima mondiale in termini di tonnellate di stazza lorda delle navi, condizioni che sono state entrambe soddisfatte con la ratifica da parte delle Filippine e che sono state superate con la successiva ratifica della Russia.
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- La convenzione affronta una vasta gamma di questioni, tra cui i requisiti minimi per il lavoro dei marittimi a bordo delle navi e le condizioni del loro impiego, la responsabilità delle agenzie di manning, gli orari di lavoro, gli alloggi e le strutture ricreative destinati agli equipaggi, l'alimentazione e i servizi mensa riservati ai marittimi, la tutela della loro salute, l'assistenza sanitaria e la tutela del loro benessere. La convenzione è stata ratificata da Antigua e Barbuda, Australia, Bahamas, Benin, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Canada, Cipro, Croazia, Danimarca, Filippine, Gabon, Isole Marshall, Kiribati, Lettonia, Liberia, Lussemburgo, Norvegia, Olanda, Palau, Panama, Polonia, Russia, Saint Kitts e Nevis, Saint Vincent e Grenadine, Singapore, Spagna, Svezia, Svizzera, Togo e Tuvalu.
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- «Tutt'oggi - ha dichiarato il direttore del dipartimento degli standard lavorativi internazionali dell'ILO, Cleopatra Doumbia-Henry - possiamo ancora vedere marittimi imbarcati su navi sub-standard in condizioni di vita e di lavoro che sono molto al di sotto degli standard minimi internazionali. Sono convinta che la Maritime Labour Convention, 2006 dell'ILO possa rispondere a queste sfide e indirizzare verso un percorso sicuro e soddisfacente per il futuro».
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- L'International Transport Workers' Federation (ITF) e l'International Shipping Federation (ISF) hanno accolto con soddisfazione l'annuncio della prossima entrata in vigore della convenzione internazionale sul lavoro marittimo. Ricordando che la Maritime Labour Convention, 2006 è stata definita il “quarto pilastro” della normativa sul lavoro in mare assieme alle convenzioni IMO SOLAS, MARPOL e STCW, il presidente della sezione Marittimi dell'ITF, Dave Heindel, ha sottolineato che «la MLC, la “carta dei diritti” del marittimi, è un vero e proprio strumento per un reale cambiamento. Possiede il potenziale - ha spiegato - di determinare una reale differenza per tutti i marittimi, indipendentemente dalla loro nazionalità o dalla bandiera della nave su cui prestano servizio. La sua entrata in vigore sarà l'apice di oltre dieci anni di sforzi collettivi da parte delle parti sociali dell'ILO. Finalmente avremo uno “sportello unico” per gli standard di lavoro che siamo certi sarà effettivamente attuato e applicato a livello globale. Ciò significa che tutti i marittimi dovrebbero presto essere in grado di godere di una protezione complessiva dei loro diritti fondamentali. Ciò significa inoltre buone condizioni di impiego in tutto il settore in modo che i datori di lavoro responsabili, come quelli rappresentati dall'ISF, non siano svantaggiati rispetto ad una minoranza irresponsabile».
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- Si tratta - ha rilevato il presidente del Labour Affairs Committee dell'International Shipping Federation, Arthur Bowring - «di una convenzione che ha una portata molto ampia che include requisiti di sicurezza lavorativa e sociale e che pertanto richiede uno studio dettagliato e, per porla in vigore, la potenziale modifica della legislazione locale. Ci aspettiamo che molte altre nazioni ratificheranno la convenzione nel corso del prossimo anno, in modo che la sua applicazione sarà sostenuta su base globale».
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- «La stragrande maggioranza delle compagnie armatoriali - ha aggiunto Bowring - non dovrebbe avere alcuna difficoltà a rispettare il contenuto della convenzione, dato che in gran parte deriva dagli attuali standard sul lavoro marittimo dell'ILO e da accettate buone pratiche di impiego. Tuttavia - ha osservato - il meccanismo di attuazione è nuovo e sarà importante evitare problemi nella fase iniziale quando alcuni dei requisiti più specifici dovranno essere applicati e interpretati. Sarà quindi assolutamente importante assicurarsi che tutti gli operatori di navi siano pronti».
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