- L'Unione Europea ha presentato un nuovo progetto per combattere il fenomeno della pirateria nelle acque del Golfo di Guinea, con l'obiettivo di accrescere la sicurezza delle rotte marittime tra le sette nazioni africane della regione: Benin, Camerun, Guinea Equatoriale, Gabon, Nigeria, São Tomé e Principe e Togo.
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- Il nuovo “Critical Maritime Routes in the Gulf of Guinea Programme” (CRIMGO), la cui attuazione sarà avviata nel corso di questo mese e a cui è stato assegnato uno stanziamento di 4,5 milioni di euro, prevede di assistere i governi dell'Africa centrale e occidentale nelle iniziative per migliorare la sicurezza delle rotte marittime realizzate attraverso la formazione delle Guardie Costiere e la creazione di una rete per lo scambio di informazioni tra le nazioni e le agenzie della regione. L'UE ha spiegato che attualmente l'area soffre di una mancanza di coordinamento tra le Guardie Costiere e che non esiste ancora uno standard comune di formazione marittima; inoltre la condivisione di informazioni tra le nazioni è insufficiente.
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- Partner del progetto europeo sono le francesi France Expertise International e Direction de la Coopération de Sécurité et de Défense, la portoghese Direção-Geral do Polítca do Mar, la spagnola Fundación Internacional y paralberoamérica de Administración y Políticas Públicas, il britannico Foreign and Commonwealth Office, la finlandese Satakunta University of Applied Sciences, la polacca Szczecin Maritime University e l'italiana International Maritime Safety Security Environment Academy (IMSSEA). Quest'ultima costituisce la sezione internazionale dell'Accademia Italiana della Marina Mercantile.
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- Attualmente - ha ricordato l'UE - dal Golfo di Guinea giungono in Unione Europea rispettivamente il 13% e il 6% delle importazioni di petrolio e di gas e gli atti di pirateria e di rapina, il traffico di armi e di droga e la tratta di esseri umani costituiscono una vera e propria minaccia per la sicurezza della regione africana. La Nigeria, da sola, conta complessivamente circa 98 atti di pirateria o rapina commessi in mare e casi di inquinamento marino registrati tra il 2008 e il 2012.
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- «In assenza di sicurezza - ha sottolineato il commissario europeo allo Sviluppo, Andris Piebalgs - lo sviluppo non può davvero arrivare alle persone che ne hanno bisogno. Ecco perché il nostro nuovo progetto, che permetterà di migliorare la sicurezza dei trasporti in Africa occidentale, è così importante. Rendendo le acque più sicure, aiuteremo a promuovere il commercio e la crescita e offriremo a queste popolazioni maggiori opportunità di guadagnarsi da vivere, cosa di cui queste nazioni hanno così disperatamente bisogno».
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