- Lo scorso anno Contship Italia ha registrato un incremento del traffico containerizzato movimentato dai terminal gestiti dal gruppo nei porti specializzati nel transhipment di Gioia Tauro e Cagliari ed un calo dei volumi nei gateway di La Spezia, Ravenna e Salerno. Il particolare, nel 2012 il Medcenter Container Terminal (MCT) di Gioia Tauro ha movimentato 2.721.000 container teu (+18% sul 2011), il Cagliari International Container Terminal (CICT ) 582.000 teu (+4%), il La Spezia Container Terminal (LSCT) 990.000 teu (-9%), il Terminal Container Ravenna ( TCR) 191.000 teu (-4%) e il Salerno Container Terminal (SCT) 147.000 teu (-14%).
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- Contship Italia ha spiegato che i risultati operativi soddisfacenti conseguiti nel 2012 rispetto al contesto macroeconomico sono stati ottenuti grazie ad un'accelerazione che ha caratterizzato il secondo semestre dell'anno.
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- Nel business del trasporto intermodale, lo scorso anno Oceanogate Italia, la nuova società di trazione ferroviaria del gruppo per il trasporto dei container che è stata presentata lo scorso 28 marzo, ha operato un totale di 817.000 treni-km. Si consolidano inoltre i volumi trasportati dalla Sogemar e della Hannibal, gli operatori multimodali del gruppo: nel 2012 i volumi trasportati dal network intermodale nazionale ed internazionale della Sogemar e della Hannibal sono rimasti sostanzialmente stabili (247.000 teu rispetto a 250.000 nel 2011) con oltre 3.900 treni blocco operati.
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- La presidente di Contship Italia prevede che i prossimi mesi saranno irti di difficoltà: «il 2013 - ha spiegato Cecilia Eckelmann-Battistello - sarà un anno ancora più complesso di quanto visto negli anni precedenti quando gli effetti della crisi hanno iniziato a manifestarsi. In Italia - ha aggiunto - il Gruppo Contship prosegue il proprio piano di sviluppo in tutti i terminal marittimi e nel settore del trasporto intermodale e auspichiamo una maggiore attenzione da parte delle istituzioni verso un settore che genera lavoro e sviluppo da molti anni. Un settore che sostiene la competitività del tessuto economico nazionale con ingenti investimenti».
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