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Memorandum of understanding del NAPA per lo sviluppo dei porti di Koper, Rijeka, Trieste e Venezia
Previsto il sostegno reciproco a tutti i progetti di sviluppo infrastrutturali di ogni porto
16 dicembre 2013
Oggi, in occasione dell'assemblea annuale, i porti della North Adriatic Ports Association (NAPA) hanno sottoscritto un memorandum of understanding individuando priorità, bisogni e richieste dei porti associati da presentare all'Europa e agli Stati membri. Il primo obiettivo è quello di «far sentire la propria voce ed essere pronti a ricoprire il ruolo di nodo fondamentale per la rete infrastrutturale europea».
L'agenda strategica del NAPA prevede una serie di iniziative concrete che si pongono l'obiettivo di sfruttare al meglio le normative europee e nazionali, per incrementare progressivamente le forme di cooperazione e di efficienza del NAPA. Il documento prevede «un aumento di scala di attività della portualità Alto Adriatica che, in termini di traffici container, non può essere inferiore al triplicamento della scala di attività attuale (da 2 a 6 milioni di teu) entro il 2030». «Un obiettivo raggiungibile - si evidenzia nel documento - purché l'Alto Adriatico sfrutti appieno il fatto che l'arco portuale che va da Rijeka a Venezia serve un settore circolare di mercato tutt'attorno tra i 300 e i 500 chilometri che dal mare va da Roma a Sarajevo passando per Milano, Lione, Basilea, Monaco di Baviera, Vienna, Budapest, Lubiana, Zagabria e Belgrado. Una condizione sfruttabile a condizione che si creino le condizioni infrastrutturali e di efficienza che rendano conveniente alle navi oceaniche toccare la portualità Alto Adriatica orientale (Trieste, Koper, Rijeka) e occidentale (Venezia) e con la possibilità di considerare gli scali come appartenenti ad un sistema multiportuale».
Il memorandum sancisce anche la condivisione e il sostegno reciproco a tutti i progetti di sviluppo infrastrutturali di ogni porto. Inoltre, per poter finanziare lo sviluppo i porti si impegneranno a partecipare congiuntamente a progetti di co-finanziamento europeo nella logica di rafforzamento della cooperazione esistente, come peraltro già avvenuto con successo negli anni precedenti con i progetti finanziati dall'Agenzia Europea TEN-T.
L'accordo prevede inoltre che il NAPA si doti di un protocollo ambientale di sviluppo compatibile, basato sulle linee guida della “strategia EU2020”. Concretamente, si procederà alla creazione di un masterplan sull'uso dell'LNG (gas naturale liquefatto) e in generale sull'uso di carburanti alternativi con l'obiettivo di abbattere le emissioni e contribuire a creare catene logistiche efficienti e sostenibili dal punto di vista ambientale.
Quanto ai servizi ICT, il NAPA continuerà sulla strada già intrapresa, grazie al progetto Its Adriatic Multiport Gateway (creazione di un prototipo di piattaforma informatica comune), nell'armonizzazione delle procedure e dei servizi. L'ICT consentirà ai porti di essere completamente connessi tra loro per creare una porta d'accesso efficiente.
Verranno infine realizzati nuovi studi e analisi con l'obiettivo di approfondire il potenziale di mercato contendibile e per definire il corretto posizionamento dei porti del NAPA nella catena logistica europea recentemente ridisegnata dall'UE e che prevede la realizzazione della nuova rete TEN-T entro il 2030. Alla luce dei risultati, i porti si muoveranno congiuntamente per sostenere la loro presenza sui mercati e per trarre ogni vantaggio possibile nell'essere riconosciuti dagli operatori dello shipping quale migliore porta a sud per l'accesso (import/export) ai mercati europei.
Intanto è stato comunicato oggi il co-finanziamento da parte dell'agenzia TEN-T per i porti di Venezia e Capodistria con oltre 1,2 milioni di euro (di cui 532 mila euro per Venezia) nell'ambito del progetto “Napadrag” per il miglioramento dell'accessibilità nautica dei due scali.
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