- Il porto di Valencia sta perdendo competitività e potrebbe perdere la leadership del traffico container nel Mediterraneo. Il monito è stato lanciato dallo stesso presidente dell'Autorità Portuale dello scalo spagnolo, Rafael Aznar, che ha evidenziato come la mancanza di un accordo sui costi delle attività portuali, in particolare di quelli del lavoro portuale, possa minare la competitività del porto, mentre - secondo Aznar - la flessione del traffico desta sì preoccupazione, ma non allarma. Secondo il presidente dell'ente portuale, infatti, c'è ancora tempo per analizzare i problemi e per risolverli.
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- L'ente portuale di Valencia ha reso noto che nei primi undici mesi del 2013 il traffico containerizzato movimentato dallo scalo ha registrato una contrazione del -3,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e che il solo traffico containerizzato di transhipment è diminuito del -6,3%. Complessivamente, grazie alla crescita del +9,4% del traffico delle rinfuse e all'aumento del +4,5% delle merci convenzionali, il traffico totale delle merci ha mostrato una flessione meno accentuata e pari al -2,2% rispetto al periodo gennaio-novembre del 2012.
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- Aznar si è anche soffermato sulla possibile perdita di servizi della nuova alleanza armatoriale P3 Network, costituita di recente dai leader del mercato dei servizi di linea Maersk , MSC e CMA CGM, propensa a spostare alcune rotte verso i porti del Nord Europa. Il presidente dell'Autorità Portuale di Valencia si è detto «non ossessionato» dall'ipotesi ed ha rilevato che ciò che deve essere fatto è lavorare per fornire il miglior servizio al miglior prezzo. In particolare, Aznar ha evidenziato la necessità di colmare le differenze di costo nelle operazioni di trasbordo dei carichi containerizzati rispetto ad altri porti concorrenti, tra cui Algeciras, ed ha rivolto un'esortazione agli operatori e alle parti sociali affinché si determini uno sviluppo della competitività in un contesto di pace sociale.
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