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In crescita il traffico cargo movimentato dagli aeroporti italiani
Nel 2013 ha registrato un incremento dell'1,5%. Calo dell'1,9% dei passeggeri
3 febbraio 2014
Assaeroporti, l'associazione delle società di gestione aeroportuale italiane, ha reso noto oggi che nel 2013 nei 38 aeroporti nazionali monitorati dall'associazione sono transitati oltre 144 milioni di passeggeri, con una contrazione pari all'1,9% rispetto al 2012, corrispondente a circa 2.740.000 passeggeri in meno. Analogamente è stata registrata una riduzione del 6% del traffico complessivo dei movimenti degli aeromobili, che sono scesi di 90.147 unità ad un totale di 1.424.729 movimenti. In crescita, invece, il settore cargo, che lo scorso anno ha registrato un incremento dell'1,5% rispetto al 2012 con un totale di tonnellate movimentate pari a 907.485.
Per ciò che attiene i singoli scali aeroportuali, nel 2013 l'aeroporto di Roma Fiumicino si è confermato al primo posto per traffico passeggeri, seguito da Milano Malpensa, Milano Linate, Bergamo e Venezia. In tale contesto - ha specificato Assaeroporti - il sistema aeroportuale romano rappresenta il 28% del traffico passeggeri in Italia. Nel segmento cargo, Milano Malpensa si è confermato l'aeroporto dove viene movimentato gran parte del traffico merci in Italia (47,4%).
Come in altri Paesi del Sud Europa - ha commentato l'associazione - l'andamento del trasporto aereo in Italia è stato condizionato da una forte esposizione ai fenomeni macroeconomici, nonché ad una peculiare flessione dei vettori tradizionali (a partire da Alitalia), non più capaci di garantire una diffusa presenza nella rete aeroportuale italiana, a favore dei vettori low-cost e dalla crescente concorrenza del treno ad alta velocità su alcune importanti rotte del Paese.
Assaeroporti ha manifestato una moderata fiducia nel futuro in termini di traffico aereo. Tale fiducia - ha precisato l'associazione - è basata su tre aspetti: «il primo è costituito dal fatto che il forte decremento del traffico domestico è stato compensato da una sostanziale tenuta del traffico europeo e da una certa vivacità del traffico extra-europeo. Questo - ha rilevato l'associazione - lascia pensare che, a condizione di essere supportato da idonee strategie dei vettori e da una politica dei trasporti attenta all'apertura di nuove rotte extra-europee, vi siano ampi margini di miglioramento per un segmento del traffico, quello extra-europeo, notoriamente più redditizio. Il secondo elemento di conforto è costituito dal fatto che l'anno si è chiuso all'insegna di un progressivo recupero del flusso passeggeri nell'ultimo trimestre 2013, con una crescita media mensile dell'1,20% rispetto all'ultimo trimestre 2012. Il terzo riscontro positivo è costituito dalla crescita del settore cargo».
«Questi ultimi elementi - ha sottolineato Assaeroporti - rinforzano la convinzione che il trasporto aereo, pur nell'oggettiva difficoltà che il settore attraversa, possa costituire per il Paese, attraverso il turismo e il commercio, un fattore determinante per la crescita dell'economia. Un piano nazionale integrato con il disegno europeo delle reti TEN che, in una visione di sviluppo nel lungo termine, sappia promuovere una crescita intermodale del comparto e garantire un'adeguata connettività su tutto il territorio - ha concluso l'associazione - è condizione fondamentale per la crescita del settore».
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