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Il gruppo Gruppo d'Amico ha riunito a Gaeta ufficiali e personale di terra per approfondire tematiche dello shipping
Quest'anno, per la prima volta, oltre ai comandanti e direttori di macchina hanno partecipato al meeting annuale anche i giovani ufficiali e gli allievi
29 ottobre 2015
Il gruppo armatoriale d'Amico ha riunito nei giorni scorsi a Gaeta, all'interno degli spazi della Fondazione G. Caboto nel Palazzo della Cultura recentemente inaugurato, circa 150 persone tra ufficiali e personale di terra nell'ambito dell'11° della serie di incontri annuali che il gruppo organizza per approfondire alcune tematiche legate al settore dello shipping e alle attività aziendali.
Quest'anno, per la prima volta, ai comandanti e direttori di macchina si sono aggiunti anche i giovani ufficiali e gli allievi che stanno perfezionando la propria formazione proprio grazie alla Fondazione G. Caboto, di cui il Gruppo d'Amico è il principale sostenitore. Il loro incontro con il personale di terra proveniente dagli uffici di Roma, Genova, Montecarlo, Londra, Dublino, Stamford e Singapore è stata occasione di conoscenza e di scambio in cui far crescere la cultura e il senso di appartenenza aziendale.
Nel corso della tre giorni di lavori, che ha avuto come filo conduttore il tema della “Compliance”, esperti internazionali del settore si sono alternati con i manager dell'azienda per discutere e sottolineare l'importanza della conformità ad un quadro di regolamentazione nazionale e internazionale che disciplina in maniera sempre più stringente il comparto marittimo.
In particolare, durante il meeting un ufficiale della Guardia Costiera Italiana ha illustrato le implicazioni delle normative internazionali attraverso il quadro del regime delle ispezioni di Port State Control, mentre un rappresentante della Chevron ha presentato i requisiti delle Oil Major nel settore cisterniero con le sempre più rigide ispezioni vetting volte a definire l'idoneità di una nave e di una compagnia al trasporto dei propri carichi. Uno spazio specifico è stato inoltre riservato al rispetto della convenzione internazionale Marpol sull'inquinamento marino e alle legislazioni ambientali in vigore negli Stati Uniti, grazie al contributo di esperti avvocati americani. Non è mancato infine un riferimento ad aspetti di carattere tecnico con rappresentanti della Shell che hanno interagito con i manager della società.
«Attraverso questo incontro - ha spiegato il presidente del Gruppo d'Amico, Paolo d'Amico - puntiamo a favorire una virtuosa contaminazione tra i membri della nostra flotta, esperti e manager di primo livello». «Abbiamo fortemente voluto creare - ha aggiunto l'amministratore delegato dell'azienda, Cesare d'Amico - un punto di incontro tra le nuove leve e i nostri professionisti dello shipping in un edificio, il Palazzo della Cultura appena inaugurato, che rappresenta il luogo della formazione e dello sviluppo delle future generazioni che saranno coinvolte nel settore marittimo, nel quale la nostra società continuerà ad investire anche nei prossimi anni».
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