Ieri il Comitato Portuale di Ancona ha preso in esame la richiesta di concessione demaniale cinquantennale avanzata dall'agenzia marittima Frittelli Maritime Group Spa per l'area di 16.395 metri quadri del porto anconetano dotata di banchine pontili e scali di alaggio e varo che attualmente è in concessione all'ISA Group Srl, azienda che progetta e costruisce mega yacht di lusso. L'Autorità Portuale ha reso noto che la domanda di Frittelli è stata pubblicata ai sensi di legge e, nel termine assegnato, sono pervenute istanze concorrenti da parte dell'impresa Caprari e della società Wider.-
- L'authority portuale ha spiegato che «il criterio fondamentale che il Comitato Portuale ha doverosamente seguito nelle proprie valutazioni, a tutela degli interessi generali, è stato quello di mantenere strettamente connessa la proprietà dello stabilimento produttivo con la concessione delle antistanti banchine demaniali, per assicurare continuità produttiva ed occupazionale. Ciò posto - ha chiarito l'ente - il Comitato Portuale ha potuto esaminare soltanto la domanda dell'impresa Frittelli in quanto Frittelli e ISA hanno comunicato che l'offerta di acquisto di Frittelli è stata accetta dall'ISA. In considerazione del fatto che l'ISA ha confermato che non esistono al momento elementi di novità rispetto alla proposta formale di acquisizione di Frittelli, proposta accettata dalla medesima ISA - ha specificato ancora l'Autorità Portuale - il Comitato Portuale non è stato in condizione di poter valutare istanze di terzi, in carenza di accordi vincolanti con l'ISA, stante il criterio fondamentale sopra indicato e tenuto conto peraltro che l'attuale concessione demaniale dell'ISA scade il 31 dicembre 2017».
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- L'ente portuale ha precisato che pertanto il Comitato Portuale ha valutato la sola istanza della Frittelli e «ha adottato le seguenti determinazioni: la valutazione favorevole in ordine alla possibilità di rilasciare una concessione demaniale alla Frittelli Maritime Group di durata trentennale, termine più breve di quello richiesto, ma che è stato oggetto, in fase istruttoria, di confronto positivo con la proprietà, e ciò sulla base del programma di investimenti e del piano economico finanziario; che il rilascio della predetta concessione demaniale sia comunque preceduta dall'omologazione o dall'autorizzazione del giudice delegato dal tribunale, in mancanza della quale vi sarebbe l'immediato venir meno di tutti gli effetti della deliberazione adottata; l'inserimento nell'atto di concessione di una specifica clausola che preveda la decadenza della concessione medesima, nel caso in cui dovesse cessare l'attività cantieristica navale nel sito produttivo, stante il ricordato collegamento funzionale tra struttura privata e antistante area demaniale destinata esclusivamente alla cantieristica navale, e ciò anche in coerenza con le osservazioni pervenute in data odierna da parte della Fiom-Cgil Ancona».
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- «È importante - ha sottolineato il presidente dell'Autorità Portuale di Ancona, Rodolfo Giampieri - poter mantenere un sito produttivo destinato alla cantieristica che contribuisce a rafforzare uno storico asset strategico - che nel nostro territorio ha fatto sempre la differenza - fondamentale sia per l'occupazione diretta prodotta, che per evitare la dispersione di un indotto fatto di professionalità e capacità realizzative».

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