- Ieri a Nicosia il governo di Cipro ha sottoscritto con due cordate di imprese private i contratti di concessione per la gestione delle principali attività terminaliste e dei servizi tecnico-nautici del porto di Limassol, accordi che apporteranno alle casse dello Stato introiti pari complessivamente a 1,9 miliardi di euro circa nell'arco dell'intera durata dei contratti.
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- Due contratti sono stati firmati con il gruppo terminalista DP World di Dubai e sono relativi alla gestione di un terminal multipurpose e di servizi marittimo-portuali nel porto di Limassol, attività per le quali due mesi fa il consorzio costituito dal gruppo mediorientale e dalla sua filiale P&O Maritime era stato selezionato quale miglior offerente ( del 26 febbraio 2016).
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- Alla DP World Limassol, società integralmente controllata dal gruppo di Dubai, è stato aggiudicato il contratto di concessione della durata di 25 anni per la gestione del terminal multipurpose, in cui verranno effettuate attività di movimentazione di merci varie, inclusi i rotabili, e verrà gestito anche traffico passeggeri. Inoltre alla P&O Maritime Cyprus, società integralmente controllata da DP World, è stato aggiudicato il contratto di concessione della durata di 15 anni per lo svolgimento di servizi marittimi nel porto di Limassol, inclusi i servizi di rimorchio e di pilotaggio. Entrambe le attività saranno realizzate dalla DP World attraverso due joint venture con il gruppo marittimo e logistico cipriota G.A.P. Vassilopoulos, società che saranno entrambe partecipate al 75% dal gruppo mediorientale e al 25% dal gruppo locale.
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- Prima di assumere l'intera gestione di tali attività, in concomitanza con l'avvio della durata delle concessioni previsto il 29 gennaio 2017, le operazioni al terminal multupurpose e i servizi tecnico-nautici continueranno ad essere realizzati dalla Cyprus Port Authority con la collaborazione di DP World e P&O Maritime Services in modo da assicurare una progressiva transizione verso la nuova gestione.
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- Inoltre il governo cipriota, tramite il ministro dei Trasporti, delle comunicazioni e dei lavori pubblici, Marios Demetriades, ha siglato anche il contratto con il consorzio partecipato al 60% dal gruppo terminalista tedesco Eurogate International GmbH, al 20% alla società armatoriale cipriota Interorient Navigation Company e al 20% dalla lussemburghese East Med Holdings, consorzio che due mesi fa era stato anch'esso selezionato quale miglior offerente nell'ambito delle procedure di gara per la privatizzazione delle attività del porto di Limassol. Questo consorzio gestirà il container terminal del porto cipriota, che attualmente occupa un'area di 35 ettari ed è dotato di una linea di banchina di 800 metri con profondità del fondale di -16 metri per una capacità di traffico annua pari a 500mila teu.
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- «Il Limassol Container Terminal - ha sottolineato il chairman del gruppo Eurogate, Thomas Eckelmann - costituisce un completamento strategico ideale del network del gruppo Eurogate. Con Tangeri ad occidente, Gioia Tauro e Cagliari al centro e Limassol nella parte orientale del Mediterraneo - ha spiegato - ora Eurogate è presente in tutta la regione mediterranea». Infatti il gruppo tedesco opera nel porto marocchino di Tanger Med attraverso la società Eurogate Tanger che è partecipata al 50% da TangerMedGate, joint venture il cui 40% è di proprietà del gruppo Eurogate e il 40% di Contship Italia, società che a sua volta gestisce i container terminal dei porti di Gioia Tauro e di Cagliari e che è partecipata al 33,4% da Eurogate e al 66,6% dal gruppo tedesco Eurokai, che a sua volta possiede il 50% di Eurogate (il restante 50% è in mano al gruppo logistico tedesco BLG Logistics).
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- Eurogate ha specificato che intende effettuare investimenti per ammodernare il terminal cipriota, con l'introduzione di mezzi di movimentazione, di sistemi di information technology e con lavori alle aree terminalistiche. Il terminal sarà denominato Eurogate Container Terminal Limassol Ltd.
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- «Il percorso di cambiamento e di riforma che il governo ha perseguito - ha commentato il ministro Demetriades - è stato impegnativo. Abbiamo effettuato questo percorso seguendo una serrata tempistica che era stata concordata con i nostri partner e con i creditori internazionali. Questa strada, dopo una serie di momenti fondamentali, ci ha portato a tornare alla crescita. Uno di questi traguardi, importanti per l'ulteriore sviluppo dell'economia cipriota, è costituito dalla combinazione tra la forza istituzionale del settore pubblico e la forza commerciale del settore privato. A tale scopo abbiamo fissato due obiettivi: identificare gli operatori che avrebbero sviluppato le attività commerciali del porto di Limassol, il principale scalo della nazione, e la ristrutturazione e modernizzazione delle attività dei nostri porti. Obiettivi che dovevano essere raggiunti entro termini di tempo concordati con la Troika quale contributo al programma di riforme e per l'uscita del Paese dal meccanismo di sostegno sotto la guida del Ministero delle Finanze. Oggi, a soli dieci mesi dall'avvio della procedura di privatizzazione - ha sottolineato Demetriades - questo evento segna il raggiungimento di questi obiettivi».
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