- Oggi a Roma il consiglio della Confederazione Italiana Armatori (Confitarma) ha esaminato le principali tematiche d'interesse del settore ed ha nominato Nello D'Alesio, Giuseppe D'Amato e Alcide Ezio Rosina quali componenti della Commissione di designazione in vista del rinnovo della presidenza di Confitarma, avviando quindi l'iter per l'elezione del nuovo presidente confederale, procedura che affiancherà quella di rinnovo del Consiglio. La Commissione di designazione provvederà a raccogliere le candidature alla presidenza attraverso la consultazione degli associati, sottoponendole poi al Consiglio il quale voterà a scrutinio segreto il nominativo da proporre all'assemblea.
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- Al termine della riunione è intervenuto Kitack Lim, segretario generale dell'International Maritime Organization (IMO), accompagnato da Simona Vicari, sottosegretario di Stato alle Infrastrutture e ai Trasporti. Nel suo discorso di benvenuto il presidente della Confitarma, Emanuele Grimaldi, ha sottolineato che i significativi miglioramenti registrati nelle performance del settore marittimo sono legati principalmente all'applicazione delle Convenzioni IMO: «nella maggior parte dei mercati mondiali - ha rilevato - è ora estremamente difficile per le navi sub-standard navigare evitando detenzioni e sanzioni. Le Convenzioni dell'IMO hanno portato alla progressiva trasformazione del trasporto marittimo, che oggi è la modalità di trasporto più sicura, efficiente e rispettosa dell'ambiente».
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- Ribadendo che l'IMO è la sede migliore per stabilire regole efficaci e garantire la parità di condizioni per tutti gli operatori marittimi, Grimaldi ha ricordato che le nuove regolamentazioni comportano ingenti investimenti per il gli armatori. Per questo - ha osservato - i Paesi membri, pur applicando con la giusta severità le nuove norme devono farlo in modo realistico: «gli armatori - ha precisato il presidente della confederazione armatoriale italiana - non intendono evitare l'applicazione delle nuove norme per la protezione dell'ambiente, ma devono essere messi in condizione di poterlo fare».
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- Grimaldi ha affermato che, in questo contesto, i governi devono prendere una posizione chiara per quanto riguarda l'attuazione dei nuovi limiti per il contenuto di zolfo nei combustibili ad uso marittimo o le eventuali deroghe locali alla Ballast Water Management Convention, che entrerà in vigore l'8 settembre 2017, anche se non è ancora stata ratificata dall'Italia. Per quanto riguarda l'introduzione di misure per ridurre le emissioni di CO2 - ha specificato il presidente della Confitarma - gli armatori sono favorevoli all'introduzione di norme a livello globale al fine di non creare con normative solo regionali distorsioni nei mercati: «l'obiettivo - ha sottolineato - è introdurre regole semplici tenendo conto delle esigenze operative».
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- Il segretario generale dell'IMO ha manifestato apprezzamento per il lavoro svolto dall'Italia in seno a questa agenzia dell'ONU, ricordando che essa ha il compito di promuovere il trasporto marittimo sicuro, rispettoso dell'ambiente, efficiente e sostenibile e che l'attività dei 172 Stati membri è costante e molto intensa per raggiungere il consenso su regimi normativi globali che possano poi essere implementati in modo uniforme ed efficace. Accanto ai tradizionali argomenti legati alla sicurezza e alla formazione del personale marittimo - ha ricordato Kitack Lim - l'IMO sta sviluppando anche nuovi temi come la cyber security e il Codice Artico, sempre nell'ottica di un approccio globale per individuare la migliore soluzione. È infatti fondamentale l'attività di armonizzazione delle norme al fine di ridurre il gap tra le nuove normative e la realtà operativa, tenendo conto delle esigenze dell'industria.
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- Dopo aver ricordato che l'Italia è membro dell'IMO dal 1957 e che nel 2015 è stata rieletta nella Categoria A del Consiglio esecutivo, Simona Vicari ha ricordato il rilievo che ha l'economia del mare per l'Italia con una produzione di beni e servizi pari a 35 miliardi di euro l'anno e ha richiamato l'attenzione sul fatto che sia uno dei pochissimi settori in cui l'occupazione è rimasta stabile nonostante la crisi degli ultimi anni. Ha poi sottolineato come l'Italia sia tra gli Stati che hanno ratificato il maggior numero di trattati attualmente in vigore nel trasporto marittimo e che «possiede una flotta ampiamente rinnovata e tecnologicamente avanzata, che è garanzia di sicurezza della navigazione e di tutela dell'eco-sistema marino».
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- Inoltre il sottosegretario Vicari ha evidenziato l'esigenza di una corretta regolamentazione internazionale per tutto ciò che attiene alla salvaguardia dell'ambiente, ribadendo che per «portare avanti questi importanti progetti e per rilanciare il trasporto marittimo italiano è necessario il contributo di tutte le parti coinvolte, dalle amministrazioni agli operatori del settore sino alle associazioni di categoria, perché soltanto l'unione delle forze e la comunanza degli obiettivi, consentirà al nostro sistema Paese ed allo shipping nazionale, di rafforzare la leadership dell'Italia a livello europeo e mondiale, un ruolo di cui il nostro Paese deve essere ben cosciente e fiero».
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