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Confetra esorta il governo a fare chiarezza su ruolo, competenze e pretese contributive dell'Autorità di Regolazione dei Trasporti
Lettera al ministro Delrio sottoscritta da Fedespedi, Assiterminal, Assologistica, Assoferr, Federagenti e Fedit
27 aprile 2017
Fedespedi, Assiterminal, Assologistica, Assoferr, Federagenti, Fedit e la loro confederazione Confetra, con una lettera al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, hanno chiesto al governo di disciplinare con maggior chiarezza il ruolo, le competenze e le pretese contributive dell'Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART). Le associazioni del sistema logistico nazionale hanno ricordato che tale necessità era già stata rilevata nel 2015 dal presidente del Consiglio dei ministri e dalla stessa ART nel proprio secondo rapporto annuale al parlamento.
Riferendosi al recente pronunciamento della Corte Costituzionale sui contributi dovuto all'Autorità di Regolazione dei Trasporti, la Confetra ha ricordato che «la recente sentenza della Suprema Corte, che conferma la legittimità costituzionale di ART ne limita però le pretese contributive - che nel 2017 graverebbero per decine di milioni sul sistema logistico – “solo a coloro che svolgono attività nei confronti delle quali l'ART ha concretamente esercitato le proprie funzioni regolatorie istituzionali” come peraltro aveva già stabilito il Consiglio di Stato in fase cautelare rilevando che “non sembra allo stato ravvisarsi (verso le imprese ricorrenti: spedizionieri, courier, terminalisti, compagnie armatoriali) che operano in un mercato libero o sottoposto alla regolazione di altre Autorità”».
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