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In un decennio la quota di autotrasportatori tedeschi sulle autostrade della Germania è scesa dal 67,7% al 57,7%
L'associazione BGL denuncia il dumping sociale che distorce il mercato
26 ottobre 2017
La Bundesverband Güterkraftverkehr Logistik und Entsorgung (BGL), l'associazione tedesca dell'autotrasporto e della logistica, ha denunciato che in dieci anni la quota di mercato degli autotrasportatori tedeschi, misurata in chilometri percorsi sulle autostrade e strade a pedaggio della Germania, è scesa dal 67,7% nel 2007 al 57,7% nei primi otto mesi di quest'anno, mentre la quota degli autotrasportatori delle nazioni candidate ad entrare nell'Unione Europea è cresciuta notevolmente salendo nel contempo dal 18,4% al 33,2%. Inoltre nel 2007 il 12,9% del mercato era costituito da autotrasportatori degli allora 15 Stati membri dell'UE, quota che quest'anno è scesa al 6,9%, e il 2,8% era costituito da autotrasportatori di nazioni che non fanno parte né hanno richiesto di aderire all'UE, quota che nei primi otto mesi di quest'anno è scesa al 2,2%.
La BGL ha evidenziato che oggigiorno i soli camion con targa polacca rappresentano il 15,8% del totale dei veicoli pesanti che viaggiano sulle strade a pedaggio in Germania. La seconda quota di mercato per consistenza di autotrasportatori esteri è costituita dai camionisti cechi con il 4,2% seguita dai camionisti rumeni con il 3,5%.
L'associazione ha spiegato che questa evoluzione del mercato è imputabile tra l'altro al divario dei costi salariali e sociali, con conducenti dei veicoli provenienti dall'Europa centrale e orientale che vengono pagati a condizioni locali e che - ha rimarcato la BGL - vedono la propria casa solo poche settimane o mesi all'anno, mentre la parte restante del loro tempo di riposo e libero è di norma trascorso nelle aree di parcheggio delle autostrade.
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