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UIR contesta la prescrizione di RFI che prevede l'interruzione sine die del traffico merci sulla rete ferroviaria
L'associazione la ritiene eccessiva in particolare per l'estensione geografica, se confrontata con le previsioni meteo diramate
2 marzo 2018
Anche l'Unione Interporti Riuniti (UIR), l'associazione che rappresenta gli interporti italiani, come altre primarie organizzazioni a cui fanno capo aziende che operano nel settore del trasporto e della logistica che svolgono una parte o la totalità della loro attività sulle linee ferroviarie nazionali, ha contestato fortemente la prescrizione delle ultime ore, emanata dal gestore dell'infrastruttura ferroviaria Rete Ferroviaria Italiana (RFI) a tutte le imprese ferroviarie, che prevede l'interruzione sine die del traffico delle merci sulla rete nazionale dalle ore 2:00 di ieri, ovvero fino a quando non si registrerà un miglioramento delle condizioni meteo.
UIR ha giudicato il provvedimento «eccessivo in particolare per l'estensione geografica, se confrontata con le previsioni meteo diramate». Inoltre l'associazione ha segnalato che «molti associati hanno già subito ingenti danni a causa dei divieti di circolazione per i mezzi pesanti emanati nei giorni scorsi dalle prefetture. In molti casi - ha sottolineato UIR - i divieti si sono rilevati inefficaci nel senso che, l'entità dell'evento nevoso, è stata oltremodo modesta e tale da non compromettere in nessun modo la viabilità».
Evidenziando che i tragitti intercorrenti tra il mittente/destinatario della spedizione ed i terminal, sono spesso molto brevi, inferiori ai 50 chilometri, UIR ha osservato che «sarebbe stato opportuno concedere una deroga ai mezzi impiegati in tali servizi», deroga che l'associazione ha specificato di «aver già caldeggiato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per altre iniziative di regolamentazione dei divieti di circolazione dei mezzi pesanti».
«In questo modo - ha denunciato UIR - oltre agli ingenti danni economici per i terminalisti, si perde l'occasione di dimostrare come, in alcune situazioni particolari, la combinazione di tecniche di inoltro strada-rotaia possa essere più efficiente rispetto al tutto-gomma».
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