Il fermo dei servizi di autotrasporto programmato dal 6 al 9 agosto prossimo è stato differito all'ultima settimana di settembre. È questo l'esito di un confronto avvenuto ieri tra i vertici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, incluso il ministro Danilo Toninelli al quale è successivamente subentrato il sottosegretario Edoardo Rixi, e Unatras, l'Unione Nazionale Associazioni Trasporto Merci, organismo unitario di coordinamento fra le associazioni di categoria dell'autotrasporto di merci per conto di terzi a cui aderiscono Assotir, Cna-Fita, Confartigianato Trasporti, Fai, Fiap, Sna Casartigiani e Unitai.-
- Nel corso dell'incontro i rappresentanti dell'organismo unitario di coordinamento dell'autotrasporto hanno ricordato che le aspettative più stringenti sono legate alla questione di una migliore definizione degli importi delle deduzioni forfetarie per le quali la richiesta è quella della riconferma dei 51 euro riconosciuti lo scorso anno (il comunicato del MEF del 16 luglio 2018 prevede 38 euro). Altrettante principali ed impellenti criticità - hanno specificato i rappresentanti del settore dell'autotrasporto - riguardano la certezza delle risorse strutturali (48 milioni di euro in meno nel 2019 e 2020; a partire dal 1° gennaio 2019 taglio del 15% sul fondo destinato al recupero delle accise: 254.655.000 euro in meno), il contingentamento della circolazione dei veicoli pesanti imposto dall'Austria, il ripristino della piena funzionalità del sistema delle revisioni dei mezzi pesanti presso le Motorizzazioni, la ripubblicazione dei “costi minimi di sicurezza” ed il rispetto dei tempi di pagamento, l'estensione del rinvio della fatturazione elettronica anche agli acquisti di carburante effettuati extra rete.
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- Unatras ha reso noto che sul tema delle deduzioni forfetarie il ministro Toninelli ha informato che sta dialogando con il Ministero dell'Economia e delle Finanze per cercare di ottenere un incremento dei 38 euro ufficializzati dallo stesso MEF con il comunicato n. 112 del 16 luglio scorso ed ha esplicitato di essere perfettamente consapevole che mantenere l'importo attualmente indicato dal MEF significherebbe non solo disattendere le aspettative delle imprese, ma anche e soprattutto determinare un aumento delle tasse che lui vuole assolutamente scongiurare o comunque ridurre al minimo. Inoltre il ministro ha spiegato che con l'attuale stanziamento dedicato a questa voce, 67,6 milioni di euro, il proporzionale importo da riconoscere avrebbe dovuto essere inferiore a 35 euro; l'indicazione di 38 euro rappresenta pertanto un primo piccolo risultato dello scontro-confronto con il MEF. Toninelli si è impegnato a proseguire il confronto con il MEF per cercare di ottenere ancora di più e far emettere, in tempi utili, un nuovo comunicato che vada oltre tale cifra sottolineando, nello stesso tempo, che non ci sono certezze in tal senso e di non aspettarsi incrementi eccezionali.
- Il ministro si è quindi impegnato ad istituire ed avviare entro settembre un tavolo di confronto per affrontare quanto prima le pesanti difficoltà che affliggono le imprese di autotrasporto e lavorare per un processo di ristrutturazione del settore nel comune interesse di stabilire regole certe e garantire la competitività delle imprese italiane. A fronte di questi impegni Toninelli ha chiesto di concedergli il tempo minimo necessario per avere riscontri dal MEF e per avviare il tavolo permanente di confronto e pertanto, di revocare il fermo nazionale dei servizi di autotrasporto. Unatras, apprezzando l'apertura e l'impegno manifestato, ha ritenuto all'unanimità di attendere l'esito di quanto dichiarato dal ministro senza revocare il fermo programmato dal 6 al 9 agosto, ma di differirlo all'ultima settimana di settembre.
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- È stato - ha commentato Amedeo Genedani, presidente di Confartigianato Trasporti e di Unatras - un «incontro interlocutorio che non soddisfa le richieste degli autotrasportatori. Attendiamo gli esiti del tavolo di confronto con la categoria annunciato dal Ministero dei Trasporti».

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