- Babcock International ha annunciato la chiusura dello storico cantiere navale di Appledore, che è situato sull'estuario del fiume Torridge, nel Devon. Il gruppo britannico ha spiegato che non verrà rinnovato l'attuale contratto di locazione con sscadenza nel marzo 2019. Lo stabilimento ha iniziato l'attività nel 1855 e nei suoi 163 anni di vita ha costruito oltre 350 navi sia mercantili che militari. Dal 2007 è diventato di proprietà del gruppo Babcock, che opera nei settori della difesa, dei trasporti e degli impianti nucleari.
- Sottolineando come quella di chiudere lo storico stabilimento sia stata una decisione difficile da assumere, l'azienda britannica ha precisato che offrirà opportunità di trasferimento presso altre strutture del gruppo per tutti i 199 dipendenti del cantiere Appledore.
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- In una lettera inviata mercoledì scorso dal segretario alla Difesa, Gavin Williamson, al deputato Goeffey Cox, eletto nel collegio elettorale di Torridge e West Devon, il membro del governo ha specificato che il suo dicastero e lui stesso hanno avuto numerosi incontri con i rappresentanti della Babcock per valutare le possibili opzioni per il futuro del cantiere navale, tra cui la possibile assegnazione di lavori per 60 milioni di sterline al cantiere navale di Devonport del gruppo Babcock che avrebbe garantito lavoro anche allo stabilimento di Appledore.
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- Williamson ha reso noto che dalle trattative è emerso che questi lavori non avrebbero assicurato un futuro a lungo termine al cantiere di Appledore. Inoltre il segretario alla Difesa ha specificato che Babcock non ha assicurato che avrebbe mantenuto in attività il cantiere di Appledore nel caso l'aiuto offerto dal Ministero sotto forma di questo programma di lavori fosse stato concesso. Il ministro ha evidenziato che pertanto il futuro di Appledore è legato ad una decisione commerciale dell'azienda, decisione ufficializzata ieri che ha suscitato la dura reazione dei sindacati GMB e Unite the Union che avevano lanciato una petizione per il salvataggio del cantiere navale che ha raccolto circa 10mila sottoscrizioni.
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- «Questa notizia - ha detto Jake Mclean, delegato di GMB presso Appledore, commentando l'annuncio della decisione di Babcock di chiudere il cantiere - è un duro colpo per i lavoratori e per la comunità locale. Vogliamo risposte dal governo e da Babcock sul pacchetto offerto per salvare il cantiere».
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- «La prima reazione - ha dichiarato il rappresentante regionale del sindacato Unite, Heathcliffe Pettifer - è di sgomento e di rabbia per il fatto che i lavoratori competenti di questo storico cantiere debbano affrontare un futuro così incerto. Riteniamo che il governo avrebbe potuto fare molto di più per garantire lavoro futuro per Appledore e che il segretario alla Difesa, Gavin Williamson, quando ha detto che si trattava di una decisione commerciale della società come Ponzio Pilato se n'è lavato le mani. Noi chiediamo che la questione venga presa in esame con urgenza alla Camera. Come abbiamo più volte sottolineato, l'impatto della chiusura del cantiere sull'economia del Devon sarà ampio, devastante e duraturo. È un duro colpo per i lavoratori e per l'economia dell'ovest del Paese».
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- «Questa vergognosa decisione - ha aggiunto il vice segretario generale della Unite, Steve Turner - rappresenta un tradimento nei confronti della leale e qualificata forza lavoro e della loro comunità. È un giorno buio per Appledore e per la cantieristica navale del Regno Unito. Unite si impegnerà immediatamente con l'azienda per garantire e salvaguardare i posti di lavoro e gli interessi dei nostri associati».
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