- In vista della prossime consultazioni elettorali europee in programma il 26 maggio la Confetra - Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica ha presentato oggi un proprio manifesto riguardante diversi temi sui quali nelle prossime settimane si confronterà in una serie di incontri con i principali leader delle forze politiche e con molti dei candidati al nuovo Parlamento europeo, il primo dei quali è in programma questa sera in Liguria tra il presidente di Confetra, Nereo Marcucci, e il gruppo dirigente del cluster logistico genovese con il vice ministro ai Trasporti, Edoardo Rixi, e il candidato della Lega Marco Campomenosi.
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- Tra i temi presi in esame dal manifesto della Confetra c'è quello della proposta di proroga del regime di esenzione Block Exemption Consortia Regulation (BER) a favore delle grandi compagnie armatoriali del trasporto contenitori, a proposito del quale la Confederazione evidenzia che «tutelare l'industria logistica nazionale significa anche evitare che le concentrazioni oligopolistiche tra shipping line finiscano per occupare l'intero spettro delle attività di trasporto e movimentazione merci da origine a destino». Secondo Confetra, tale proroga «è sostenibile solo in un rinnovato quadro regolatorio che salvaguardi il pluralismo e la concorrenza nel mercato della logistica inland. Supportiamo - spiega la Confederazione - l'armamento nazionale e la bandiera, supportiamo ogni agevolazione volta a razionalizzare l'offerta di stiva delle compagnie, supportiamo eventuali agevolazioni per gli investimenti pro green switch che esse dovranno a breve sostenere o che stanno già sostenendo, ma - sottolinea Confetra - è indispensabile tutelare la terzietà sostanziale dell'industria della supply chain logistica rispetto ai grandi vettori del trasporto marittimo».
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- Riguardo alla cinese Belt and Road Initiative (BRI), la Confetra osserva che «serve più Europa per un dialogo con la Cina più equilibrato. È contraddittorio - rileva la Confederazione italiana - arenare i negoziati in ambito EU - China Connectivity Platform, e poi procedere parallelamente con intese bilaterali tra Singoli Stati membri e Pechino. Se le richieste avanzate dalla CE (reciprocità nell'apertura dei mercati e nelle politiche doganali, trasparenza negli affidamenti, sostenibilità ambientale e sociale degli investimenti) sono condivisi, devono valere per tutti i Paesi europei e sempre. La quasi totalità di essi ha invece già sottoscritto in diverse modalità accordi bilaterali, a vario titolo rientranti nel meta progetto BRI. Talvolta di carattere sub-regionale (Gruppo 16 + 1). Il divide et impera non fa il gioco degli interessi economici, industriali e logistici europei».
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- Inoltre, per Confetra, per tutti gli investimenti extra comunitari in UE «occorre un Regolamento più stringente, nel merito, e uguale per tutti gli Stati membri, nel metodo. Infrastrutture e imprese strategiche o sensibili per l'interesse nazionale, così come per quello comunitario - evidenzia la Confederazione - devono essere sottratte all'arbitrio puramente lucrativo delle (non) regole di mercato. Una vera politica europea di governance in questi decisivi ambiti per lo sviluppo e la crescita, appare molto più utile ed efficace di qualsivoglia scelta regressiva protezionista ispirata a dazi e barriere al libero mercato».
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- Confetra esorta anche ad una «attuazione piena ma omogenea» tra gli Stati membri del Codice Doganale dell'UE e circa l'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea la Confederazione osserva che, «qualsiasi sarà la scelta che le istituzioni britanniche e comunitarie vorranno assumere, sarà decisivo evitare eccessive ripercussioni negative sui traffici e sulle relazioni commerciali tra Londra e l'Unione».
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- In merito al completamento e sviluppo della rete infrastrutturale europea, Confetra rileva che, «dopo aver sostenuto una prima stagione di interventi volti a favorire le connessioni interne tra gli Stati membri, soprattutto per le aree in ritardo di sviluppo, e dopo aver varato ed ormai quasi completato il processo di collegamento intraeuropeo attraverso la politica dei Corridoi, è ora venuto il momento di porsi strutturalmente il tema delle connessioni tra l'UE e i mercati globali, a cominciare dai fronti Orientale (Eurasia e Cina) e Mediterraneo (Paesi della Sponda Sud e Africa).
- L'aggiornamento delle Reti TEN-T previsto nel 2023 - per Confetra - dovrà essere l'occasione per ridiscutere di Rete Globale, Rete Centrale, nodi core e comprehensive, finalizzazione dei fondi CEF, valorizzazione di esperienze innovative ed immateriali fondate sulle evoluzioni tecnologiche (Fast Corridor). Con la DG MOVE - sottolinea la Confederazione - va aperto un confronto organico sul ruolo strategico dell'Italia quale principale “confine europeo” del versante mediterraneo».
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- Tra gli altri temi toccati dal manifesto c'è quello della sostenibilità ambientale e dei trasporti, con Confetra che conferma il proprio sostegno a tutte le scelte comunitarie volte a favorire un trasporto merci e passeggeri più sostenibile dal punto di vista ambientale e che sottolinea i buoni risultati conseguiti negli ultimi due anni grazie a Ferrobonus e Marebonus, incentivi - evidenzia la Confederazione che «vanno rinegoziati con la CE affinché siano resi permanenti e destinabili prevalentemente alla merce che sceglie il treno o la nave al posto del “tutto strada”».
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