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Approvati adeguamenti tecnico funzionali del Piano Regolatore Portuale di Livorno
Sono relativi allo svolgimento dei traffici di prodotti forestali, dei rotabili e delle auto e ad altre attività multipurpose
26 giugno 2019
Ieri il Comitato di gestione dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale ha approvato in via definitiva tre proposte di adeguamento tecnico funzionale del Piano Regolatore Portuale del porto di Livorno. La prima interessa le aree industriali di Livorno, a nord del centro cittadino e attigue al porto, dove fino al 2015 operava la centrale termoelettrica Marzocco. Questa zona, rappresentata nel PRP nella sua funzione originaria di “Industria Energetica”, verrà utilizzata per i prodotti forestali. In occasione della riunione del Comitato di gestione l'AdSP ha ricordato di aver aperto un confronto con ENEL per promuovere una iniziativa di partenariato pubblico privato per la sistemazione di queste aree e la realizzazione di un nuovo accosto in corrispondenza dell'area ex-Enel che permetta l'arretramento dell'attuale filo di banchina, ampliando in questo modo lo specchio di evoluzione (il cui raggio passerà dagli attuali 170 a 200 metri). Lo scopo è quello di arrivare a ospitare navi break-bulk fino a 300 metri di lunghezza, ampliando gli spazi di manovra esistenti per le evoluzioni. Questo intervento permetterebbe inoltre di delocalizzare la movimentazione dei prodotti forestali dalla Calata Alto Fondale oggi destinata sia al traffico di cellulosa sia a quello dei passeggeri.
La seconda proposta approvata dal Comitato di gestione riguarda la caratterizzazione funzionale delle aree dove sino al 2016 lo stabilimento Trinseo produceva lattici sintetici. A seguito della cessazione dell'attività da parte del gruppo statunitense, l'AdSP ha ipotizzato di poter usare la superficie, che ammonta a 113.860 metri quadri, per lo stoccaggio di carichi ro-ro e di auto nuove. In prima battuta l'ente ha provato ad acquistare le aree, che sono private, poi, di fronte al rifiuto della società, ha avviato l'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio secondo le procedure di legge. L'AdSP ha predisposto un progetto preliminare per il recupero dell'area che prevede la sistemazione a piazzale dell'intera zona ad eccezione del recupero di alcuni impianti esistenti (antincendio e trattamento acque) e di piccoli fabbricati ad uso uffici/accoglienza. Il progetto preliminare prevede anche l'opzione di costruire un silo auto, per aumentare la capacità di stoccaggio dei veicoli. L'authority portuale ha specificato che la procedura di esproprio andrà avanti a prescindere dall'esito del contenzioso tuttora pendente su quell'area tra l'AdSP e la società Sintermar, che con la Trinseo aveva un accordo preliminare di vendita, e sulle cui aree aveva ottenuto la facoltà di movimentare e stoccare auto nuove, sia pure in assenza di una modifica funzional del PRP che mutasse la destinazione d'uso di quelle zone da “industriale” a “multipurpose”.
La terza proposta di adeguamento del PRP riguarda un'area di 4.500 metri quadri tra la Darsena Inghirami e la Darsena Toscana. La zona è priva di preesistenze essendo oggi adibita a piazzale e alla circolazione dei mezzi stradali. Per meglio integrare le funzioni esistenti e adiacenti si è ritenuto più opportuno riperimetrare quest'area con la funzione ad area multipurpose.
Nella riunione di ieri è stato invece rinviato, per necessari approfondimenti chiesti dall'Organismo di partenariato, l'esame del Piano Attuativo di Dettaglio su cui il Comitato di gestione avrebbe dovuto rilasciare un parere di conformità al PRP.
Infine il Comitato di gestione ha esaminato e approvato sia l'aggiornamento del Piano di Impresa che il Piano Economico Finanziario presentati dalla società Lorenzini rispettivamente il 24 dicembre del 2018 e 15 febbraio del 2019. Con il via libera al piano industriale, l'organo esecutivo di Palazzo Rosciano, prendendo atto che negli ultimi anni il terminalista, che opera da tempo in un'area della sponda est della Darsena Toscana, ha fatto registrare un incremento del traffico containerizzato che è diventato rilevante rispetto a quello di movimentazione e stoccaggio delle merci varie che pure rimane strategico, ha tuttavia imposto il rispetto di alcune condizioni finalizzate a garantire la realizzazione della Piattaforma Europa, che rappresenta il fondamentale interesse pubblico per lo sviluppo del porto di Livorno in relazione anche alle dimensioni delle nuove navi. In particolare, la società dovrà impegnarsi a presentare, entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione del bando di gara per l'affidamento in concessione mediante project financing della realizzazione e gestione della prima fase della Piattaforma Europa, un nuovo piano industriale compatibile con le previsioni della Nota Tecnica di Aggiornamento al Piano Attuativo di Dettaglio relativo alle previsioni di sviluppo del traffico multipurpose. A partire da quel momento le attività di movimentazione dei container non compatibili con l'operatività della Piattaforma Europa saranno pertanto consentite in via residuale e sarà uno studio specifico indirizzato al traffico dei contenitori a definire la consistenza di tale volume di traffico. Lorenzini è stato quindi autorizzato allo svolgimento delle operazioni portuali ex art.16 per tutto il ciclo operativo in conto terzi sino al 31 dicembre 2029.
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